Digitale terrestre 2020: La TV in 4K è già obsoleta?

Digitale terrestre

Considerazioni sul 4K e sul suo effettivo ciclo di vita. Col 2020 in arrivo, il dubbio rimane: saremo costretti ad uno switch off ogni manciata di anni? E intanto, al CES 2018…

Le TV in 4K sono diventate protagoniste del mercato relativamente da poco – i primi modelli economici hanno trovato posto sugli scaffali solo durante l’anno appena concluso – ma la domanda inizia già a serpeggiare. Quanto durerà il trend? Conviene davvero investire adesso in una TV che nel giro di un biennio potrebbe già essere sorpassata? È evidente che il ciclo di vita di una televisione, oggi, sia molto inferiore rispetto al passato. Il mercato è facilmente influenzabile da nuove trovate delle case produttrici, ormai intente a farsi la guerra a colpi di tecnologie proprietarie. Se The Verge si lamenta che ormai tutto è troppo difficile da usare, i nostri dubbi si concentrano solo ed esclusivamente sulla temuta parola, switch off. Che il futuro si chiami OLED sembra ormai  la prospettiva più inquietante è che il formato del digitale terrestre cambi ogni manciata di anni, costringendo gli utenti a cambiare TV o impazzire dietro ai decoder.

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al CES di Las Vegas saranno molti i produttori a presentare TV con risoluzione 8K

1 Digitale terrestre 202Il 4K è un mercato “inventato”?

La realtà dei fatti è che, a livello di contenuti, il 4K è ancora poco diffuso. I titoli disponibili in formato BD UHD 4K sono ancora pochi, almeno in senso relativo. Fra questi, pochissimi sono realmente a risoluzione 4K nativa. Nella maggior parte dei casi, si tratta di formati upscalati in 4K dal 2K originale, quasi sempre con audio italiano in semplice Dolby Digital in perfetto stile DVD. Di fatto, si tratta di un passo indietro rispetto ai normali Blu-ray. Anche considerando lo streaming digitale, l’offerta non è particolarmente variegata. L’abbonamento di Netflix a 13,99 euro al mese (quello dotato di quattro schermi) include anche titoli in 4K, tra cui sono disponibili le serie più famose prodotte dal servizio americano e qualche titolo in syndication di altri produttori. Lo scenario dei film, invece, lascia parecchio a desiderare. Da ricordare, inoltre, che i titoli in UHD si possono riprodurre solo con una connessione internet da 20 Mbps in su.

2 Digitale terrestre 202In Giappone ci si prepara al Super Hi-Vision

Il Giappone, si sa, è assolutamente all’avanguardia tecnologica, sopratutto per quel che concerne il mercato consumer. L’isola del Sol Levante è un paese dove la tecnologia acquistabile segue logiche peculiari, spesso ultra-avanzate. Laggiù, il 4K è ormai lo standard di base del digitale terrestre, mentre il 2020 potrebbe segnare l’avvio delle trasmissioni ufficiali in 8K, o Super Hi-Vision stando ai piani dell’ente televisiva NHK.

3 Digitale terrestre 202Un po’ di chiarezza con le sigle

Quando si parla di UHD, la confusione è parecchia, soprattutto sulla corretta risoluzione con cui si può parlare davvero di UltraHD (Ultra High Definition Television), nome dato allo standard approvato dalla SMPTE con il documento ST 2036. Confusione derivata dal fatto che questo standard prevede due diverse risoluzioni, denominate rispettivamente 1 e 2. La UHDTV1 è pari a 3840×2160 pixel e viene erroneamente indicata dai costruttori di tv come 4K. L’intento, ovviamente, è quello di provocare un livellamento commerciale. Nella realtà dei fatti, il 4K “vero” è rivolto alle sale cinematografiche. Il suo rapporto d’aspetto è infatti 21:9, a differenza del 16:9 televisivo. La UHDTV2, invece, è pari a 7680×4320 pixel. Si torna, quindi, al summenzionato 8K, o Super Hi-Vision. Quindi: 4K, dato che la risoluzione orizzontale si avvicina a 4000 pixel, 8K perché la stessa risoluzione è prossima a 8000. 

4 Digitale terrestre 202CES 2018, l’atterraggio ufficiale dell’8K?

Intanto è arrivato il 2018, e potrebbe davvero essere l’anno in cui gli schermi 8K irrompono sul mercato. Il maggiore ostacolo alla crescita delle TV in 8K è stato, infatti, la necessità di schermi molto grandi. Questo per permettere che la definizione sia visibile alle normali distance di visione. L’aumento degli schermi da 65 pollici nei salotti degli utenti pone la staffa su quel formato come possibile approdo consumer. Intanto, l’imminente CES 2018 promette TV 8K ad ogni angolo, con una scatenata LG che ha già annunciato una televisione OLED in 8K che si arrotola. Con Sharp, Sony e Samsung che non staranno certo a guardare. E per quanto riguarda il nostro digitale terrestre europeo: a quando un nuovo switch off?

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