Fra le novità del WWDC, l’impatto più grande è promesso sull’iPad. Ecco perché il gap fra il tablet e i MacBook sarà quasi inesistente.
La pressione subita da Apple nel settore dei laptop economici, in particolare dal successo dei Chromebook, si sta facendo sentire. E’ in tal senso che possiamo inquadrare il tentativo di rendere l’iPad uno strumento di produttività “leggera”. L’anno scorso ad esempio, quando il lancio di iPad Pro da 9.7” parlava senza mezzi termini di una valida alternativa ai notebook. Ma la conferma definitiva è arrivata durante la presentazione di iOS 11, al WWDC di ieri. L’esperienza relativa all’iPad cambierà in modo radicale, a partire da quest’autunno.
1 Nuovo iPad Pro
Prima di tutto, l’hardware. Ecco quindi un nuovo iPad Pro da 10.5 pollici: display HDR 2224×1668, refresh rate a 120Hz, chip A10X Fusion con architettura a 64 bit e 6 core che urlano multitasking a gran voce. Apple punterà anche su iOS 11, sul quale ha annunciato “i più grandi cambiamenti nell’esperienza d’uso da quando la tavoletta è arrivata sul mercato”. Innanzitutto l’arrivo del dock, la “striscia” di programmi pronti all’uso che sarà assai simile alla controparte Mac. Non solo, perché la promessa legata al dock è che sarà in grado di portare con se un vero ambiente multitasking. Poi, l’arrivo dell’app Files, ovvero l’agognato file managing su iOS. Infine, l’interazione più reattiva fra schermo ed Apple Pencil, per mettere a tacere tutti coloro che non erano convinti della penna con la Mela.
2 Il senso stesso di iPad è cambiato
C’è da dire che l’intento con cui Steve Jobs ideò il primo iPad era diverso. Jobs concepiva il tablet come cavallo di troia per andare alla conquista dell’editoria, campo che all’inizio del decennio era in chiaro deficit d’ossigeno. L’iPad originale non aveva velleità produttive, ma doveva “solo” essere strumento principe per il consumo di contenuti testuali. In altre parole, avrebbe dato il la alla digitalizzazione dell’editoria, con Apple nel ruolo di kingmaker che si era già ritagliata con la musica. Sette anni dopo, possiamo dire che gli eventi si sono mossi in altre direzioni. L’editoria digitale ha un peso maggiore ma è incerta sul proprio futuro, mentre chi possiede un tablet cercava in primis un’alternativa economica al computer. E’ anche per questo che le vendite dei dispositivi sono crollate.
3 Un MacBook in miniatura?
Tornando al presente, gli ingredienti per trasformare iPad Pro in MacBook entry level ci sono tutti, lo dicono i numeri. Sommando i 749 euro del modello più economico ad una tastiera (sui 100 euro) rimarremo ben al di sotto rispetto al MacBook più economico. Per capire se la produttività sarà all’altezza dovremo aspettare l’arrivo di iOS 11, ma per adesso possiamo sognare di avere un laptop leggerissimo nelle nostre borse.