TV 4K: Come ottenere una qualità video ottimale dai vostri dispositivi

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Avete appena comprato una TV 4K e non siete convinti della qualità dell’immagine? Potrebbe essere necessario sistemarne la calibrazione. La nostra guida.

La complessità raggiunta dalle recenti TV 4K è notevole. Un’enorme quantità di impostazioni le rende estremamente configurabili, ma questo può costituire uno scoglio considerevole per coloro che sono abituati alla semplicità delle vecchie TV analogiche. Inoltre, l’immagine preconfigurata può essere di scarso gradimento. Ogni produttore cerca infatti di personalizzare i propri prodotti, attraverso scelte cromatiche che a volte possono risultare estreme. Un caso noto sono le TV Samsung, i cui colori spesso sono preimpostati per risaltare in modo brillante. Molti adorano questo setup, ma altri preferiscono scelte più sfumate, soprattutto quando si tratta di guardare film. Ecco una guida per sfruttare al meglio le opzioni video della vostra nuova televisione digitale.

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1 Non per tutte le TV

Tenete presente che la vostra televisione potrebbe non aver bisogno di essere calibrata. Rispetto a qualche anno fa, molti prodotti arrivano con una serie di setup già disponibili (cinema, sport, etc), con tutto l’interesse nel fornire all’utente la miglior esperienza visiva. Nel caso delle TV 4K, costituiscono spesso un modo rapido per predisporre una visione di qualità, a patto di sapere a cosa servano veramente. I nomi, infatti, possono essere fuorvianti, ma ci arriveremo fra poco. Naturalmente, non aspettatevi che una TV di fascia economica arrivi al livello di un OLED da migliaia di euro. Miglioramenti sono possibili, ma per i miracoli non è questo il luogo deputato.

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2 Un lavoro da professionisti

La calibrazione vera e propria di una TV dovrebbe essere eseguita da un professionista. No, non stiamo scherzando. Nella sua definizione propriamente intesa, una calibrazione efficiente dovrebbe essere effettuata da un tecnico dotato di strumenti in grado di misurare la luminosità effettiva della stanza in determinate condizioni, nonché dotato di accesso a codici di setup specifici per ogni tipo di TV. Suona come fantascienza? Non a caso viene effettuata soltanto in setting professionali, come i negozi di elettrodomestici o gli hotel di lusso. Per tutti noi mortali, rimangono i già citati preset, oppure una serie di guide fai-da-te per calibrarsi la TV da soli. La seconda strada può essere complicata, anche perché le filosofie in termine di colore e luminosità sono spesso diverse. Per adesso, restiamo ai preset.

3 I preset, questi (poco) conosciuti

Il problema delle modalità visive che troviamo impostate nelle TV consiste prima di tutto nel modo in cui sono denominate, che possono variare a seconda del produttore. Pensavate che la modalità “sport” andasse selezionata prima di ogni partita di calcio? Nella realtà le cose sono più semplici, e l’unica modalità da utilizzare in (quasi) tutte le situazioni è denominata “cinema” o “film”, a seconda dei produttori.

4 Quattro preset fondamentali

La maggior parte delle TV 4K presenta quattro diversi preset: Cinema (o Film), Sport, Game (o Giochi) e Dinamico (o Vivace, o Standard). Fra questi, il setup Cinema è di solito il più accurato, perché ideato per avvicinarsi il più possibile alle specifiche ufficiali per la riproduzione dei film (come ad esempio la raccomandazione ITU-R BT.709, di cui vi abbiamo già parlato). Di conseguenza, è il preset che garantisce un’immagine più bilanciata in termini di contrasto e colori. Con un precisazione. La modalità Cinema tende a ridurre la luminosità generale in modo da migliorare il contrasto, ma in in una stanza molto illuminata queste sfumature possono perdersi molto facilmente.

5 Dinamico? No, grazie

Il preset da evitare, di solito, è il Dinamico. Questo setup porta luminosità e scala di colori al massimo, creando un effetto irrealistico che riduce i dettagli e alla lunga affatica la vista. È una modalità nata per far risaltare le TV esposte nei negozi, che in molti casi rimane impostata come modalità di default. L’utente può essere portato a credere che la performance della nuova televisione sia deludente proprio perché il primo impatto è con colori innaturali e portati al massimo grado di luminosità.

6 Giochi, per i gamer esigenti

La modalità Giochi, invece, ottimizza la televisione per rendere i videogiochi più fluidamente. In genere, è una modalità che permette alla televisione di ridurre il lag di input, ovvero il tempo impiegato dalla TV per processare un’immagine dalla sorgente e farla arrivare allo schermo. Normalmente questo lag è di 60 o 100 millisecondi in modalità Film, mentre la modalità Giochi può arrivare a ridurla intorno ai 20. Il risultato è un’immagine più fluida e reattiva, particolarmente importante nel caso di giochi in multiplayer. Tuttavia, il prezzo da pagare è (spesso) una riduzione di qualità dell’immagine che in certe TV può essere vistosa. In questo caso, noi consigliamo le QLED di Samsung, tra le televisioni con l’Imput Lag più basso sul mercato. ottima resa anche sui contrasti e nella brillantezza dei colori.

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7 Sport, da selezionare prima del posticipo?

La modalità Sport è stata generalmente pensata per luoghi scarsamente illuminati come pub e bar, dove le TV spesso servono per trasmettere eventi sportivi. I colori quindi sono ultrasaturi per rendere l’immagine scintillante anche da grandi distanze. In certe TV, inoltre, aumenterà automaticamente i bassi per avere un’audio più risonante e ricreare la sensazione di uno stadio. Può essere di vostro gradimento, ma ricordate di rimettere la modalità Film appena finisce la partita.

8 Calibrazione fai-da-te

Se i preset non vi bastano, dovrete lanciarvi in una lunga operazione e calibrarvi la TV da soli. Sul web potete trovare valanghe di guide al riguardo, con un problema non da poco: variano a seconda dei modelli. Non esiste infatti un unico modo per calibrare la propria TV o il proprio schermo a dovere, perché ogni casa produttrice aggiunge e denomina opzioni e tecnologie proprietarie per migliorare l’immagine. Il consiglio che vi diamo è di seguire questa guida, una delle migliori e forse la più semplice da applicare. L’autore l’ha applicata alla propria TV 4K Sony, ma si è preoccupato di scrivere anche per chi possiede altri prodotti. Il modo migliore, però, rimane quello di affidarsi ad un blu-ray professionale. Una spesa di circa 30 euro e lo scoglio della lingua (inglese, difficilmente ne troverete uno in italiano…), per ottenere i risultati migliori, e soprattutto regolabili in prima persona.