Assistenti vocali: L’intelligenza artificiale che cambierà le nostre case?

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L’intelligenza artificiale di Amazon Echo, Google Home, Harman Kardon Inquire. Quando gli assistenti vocali in Italia?

Dire assistenti vocali significa parlare giocoforza di intelligenza artificiale. Siamo lontani – per fortuna? – da ciò che scienziati e futurologi annunciano come singolarità tecnologica, ma è palese che il futuro viaggi spedito in questa direzione. E le case si stanno popolando di prodotti che intendono rendere la nostra vita più facile, col successo di Amazon Echo a far da stella polare nella corsa all’assistente vocale più efficiente. E’ un mercato che diventerà enorme nel giro di pochi anni, ma come siamo arrivati a questo punto?

1 In principio fu Siri

Nel 2011, Apple ha introdotto iPhone 4s. Nel ciclo degli aggiornamenti biennali di iPhone, la versione “s” riassume(va) un aggiornamento non critico del prodotto. E infatti, il 4s era “solo” una versione potenziata ma identica dell’iPhone 4. Con una novità di rilievo, Siri, assistente vocale che prometteva di portare l’interazione con l’utente a nuovi livelli. In realtà, all’epoca, era poco ciò che si poteva chiedere, qualche ricerca su internet e il puntare la sveglia del telefono. Inizialmente fu una questione di meme e video simpatici, ma col tempo Apple lo ha potenziato, aprendo anche agli sviluppatori esterni. Oggi, l’assistente vocale della Mela ne anima ogni prodotto e diventa più sofisticato ad ogni aggiornamento.

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SIRI

2 Cupertino si butta negli home device?

Siri è stato un successo, anche se i concorrenti stanno sviluppando versioni anche migliori come Cortana. Per il resto, non è chiaro cosa intenda fare in futuro Apple. Per adesso il CEO Tim Cook si è limitato ad ammettere un interesse crescente nella realtà aumentata. Nessuna menzione particolare su futuri investimenti nell’intelligenza artificiale, ma in tanti giurano che presto sarà svelato il primo assistente casalingo targato Apple. Per non parlare dei continui vagheggiamenti su una futura Apple Car, in grado di guidarsi da sola.

3 Alexa: il cuore di Amazon Echo

Quando Amazon ha presentato Echo, giusto due anni fa, in pochi hanno capito che sarebbe stata una piccola rivoluzione. Rivoluzione che, in Italia, è rinviata soltanto dalla lentezza con cui si sta espandendo di paese in paese. L’idea? Creare un dispositivo fisico in grado di aiutarci a gestire la nostra vita in casa. Un vero assistente vocale casalingo dalla tecnologia di base invero semplice. Echo, in fondo, non è altro che un piccolo computer dotato di microfono, che ha bisogno di un collegamento internet per funzionare. La chiave di tutto si chiama Alexia, ed è il servizio con cui Amazon fornisce via cloud le istruzioni relative ai comandi impartiti. Al momento, un prodotto come Echo ha potenzialità limitate. Immaginate, però, un futuro in cui la domotica sarà estesa ad ogni elettrodomestico e tutto sarà attivabile semplicemente impartendo ordini vocali.

4 Google Home

L’intelligenza artificiale è un settore in cui Big G sta da tempo preparando molte novità. Assistant, per esempio, è già sbarcato su una serie di telefoni Android di ultima generazione, ma per adesso sembra un po’ indietro a livello di potenzialità. Google Home invece, è competitor diretto di Echo. Dobbiamo ammettere che lo preferiamo parecchio a livello di design, ma per adesso le recensioni lo definiscono una versione più semplice del rivale.

5 Harman Kardon Invoke: un futuro basato su Cortana

E’ notizia di pochi giorni fa. Anche Harman Kardon, ormai acquisita in toto da Samsung, si è buttata nello sviluppo di assistenti vocali. Il nome del futuro prodotto è Invoke e, visto il brand che lo sta sviluppando, sarà incentrato sulla musica. La sua “anima” sarà costituita da Cortana, assistente vocale creato da Microsoft che fin dal debutto ha suscitato tanti giudizi positivi. Invoke promette di essere un prodotto migliore rispetto alla concorrenza. Design in metallo, suono di alta qualità a 360 gradi e riconoscimento vocale migliorato ci sembrano ottimi biglietti da visita. Le guerre per il dominio dell’intelligenza artificiale casalinga sono appena iniziate.

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