Non è ancora diffusissimo in Italia, ma Dolby Atmos è la nuova frontiera dell’Home Cinema. Vi spieghiamo cos’è, perché presto potrebbe essere dovunque, e i migliori prodotti compatibili
L’esperienza Home Cinema è stata una grande speranza per i produttori, ma ha stentato ad affermarsi su larga scala. Solo i salotti dei cinefili più maniacali si sono dotati di impianti del genere, sia per questioni di prezzo, sia per la complessità dei sistemi capaci di offrire esperienze Home Cinema convincenti. Non che non esista una nicchia di appassionati pronti non solo ad acquistare, ma ad aggiornare regolarmente i propri impianti, sia chiaro. Questa nicchia adesso potrebbe espandersi grazie alle meraviglie di Dolby Atmos.
Le migliori soundbar compatibili con Dolby Atmos sono:
1 Dolby Atmos, cos’è?
La tecnologia audio surround Dolby Atmos si è imposta rapidamente fra le più importanti nel settore Home Cinema. Si tratta di una tecnologia proprietaria (il nome Dolby è noto anche a chi non si intende di audio) capace di diffondere un suono surround veramente immersivo. La sua forza è che possiamo definirlo una vera e propria catena che si origina dalle produzioni hollywoodiane, riverberandosi all’interno dei cinema multiplex più avanzati, arrivando fino all’hardware di certi dispositivi pensati per l’utente casalingo.
2 Perché Dolby Atmos?
Per capire che cosa rende Atmos diverso dal suo diretto predecessore Dolby Digital, diamo prima un’occhiata a come il suono viene mixato per film e programmi TV. Tutto ciò che viene ascoltato in un film – la musica, le voci, gli effetti sonori – si mescola in specifici “canali”. Per ragioni di semplicità, definiremo questi canali che girano intorno alla stanza come fronte (F), centro (C), anteriore destro (D), surround destro (SD) e surround sinistro (SL). Alcuni sistemi, più complessi, aggiungono un canale “surround back”. Tutte le basse frequenze vanno al canale subwoofer “.1”.
Una questione di canali
Per fare un esempio concreto, se due personaggi stanno parlando sullo schermo, le loro voci vengono vengono mixate al canale centrale. Quando la musica si fa tesa durante un momento drammatico, di solito “abita” sui canali anteriori sinistro e destro. I rumori degli effetti speciali potrebbero invece apparire negli altoparlanti surround. In una certa misura, questo stesso mix si traduce anche in casa. Dopo tutto, se si dispone di un sistema di altoparlanti 5.1, si hanno tutti quegli stessi diffusori.
Dolby Atmos tratta il mix come una serie di luoghi
Atmos, per la maggior parte, non usa canali. La maggior parte dei suoni sono trattati come “oggetti”. Invece di assegnare un suono ad un canale (e per estensione, ad un altoparlante), Atmos consente ai registi di assegnare un determinato effetto sonoro ad un luogo. Non “diffusore surround sinistro” ma “angolo posteriore sinistro“. Non “sposta dal diffusore surround sinistro all’altoparlante audio destro“, ma “scorri uniformemente attraverso la parete posteriore“. Non solo offre maggiore flessibilità al cinema, ma ne migliora l’esperienza.
3 Dolby Atmos, la situazione in Italia
Da noi, i giochi sono appena iniziati. Al momento le sale cinematografiche sono pochissime, mentre i primi blu-ray dotati di certificazione relativa si sono timidamente affacciati sul mercato in questa prima parte del 2018. Insomma, per adesso siamo nel reame degli audiofili o degli ultra-appassionati di audio cinematografico. E tuttavia, vista la bontà del risultato finale, nonché il nome Dolby che da decenni rappresenta una garanzia in questo senso, non è escluso che la nicchia si espanda fino a diventare lo standard prossimo venturo.
4 Un’esperienza godibile anche in un contesto di audio casalingo
Per adesso, possiamo godercelo a casa grazie ad una serie di prodotti certificati. Sia attraverso un amplificatore per home cinema abilitato Atmos, sia con un pacchetto di altoparlanti. Oppure una soundbar o persino un paio di cuffie. Per quanto riguarda i contenuti da fruire, diversi Blu-ray Ultra HD supportano il codec, e sia Sky Q che Netflix trasmettono (raramente, ma tant’è) in Dolby Atmos. Il primo trasmette principalmente lo sport, mentre il secondo offre una piccola selezione di film compatibili con Atmos.
5 Dolby Atmos in casa, cosa comprare?
Ovviamente, i produttori di dispositivi audio casalinghi si sono tuffati nella tecnologia, cercando di trasferirne gli aspetti più ambiziosi entro un contesto salottiero. In alcuni casi, incredibilmente, ci sono riusciti mantenendo prezzi accessibili. La maggior parte dei ricevitori AV immessi sul mercato negli ultimi due anni supporta infatti il formato, anche se i risultati possono variare in quanto a fedeltà. Uno dei punti d’entrata più economici è Onkyo tx-nr474-b, un ricevitore AV di ottima fattura.
Niente buchi nel muro
Di certo, non è necessario fare buchi sulle mura per installare i diffusori a soffitto. I pacchetti di diffusori Atmos incorporano spesso driver già rivolti verso l’alto all’interno dei diffusori anteriori, in modo che il suono venga riflesso dal soffitto verso la posizione di ascolto. Non è la stessa cosa rispetto ad una sala cinematografica, ma rende comunque speciale l’esperienza.
Il primo pacchetto è uscito nel 2014
Pioneer è stato uno dei primi produttori ad uscire dai blocchi con un pacchetto di diffusori Atmos completo, l’S-73A, uscito nel 2014, a cui si sono aggiunti anche i pacchetti Sib Evo e Focal di Klipsch. C’è persino un sistema di altoparlanti Atmos wireless, Damson S-Series, che per noi rappresenta un’occasione da non lasciarsi sfuggire:
Atmos può anche funzionare con i sistemi home cinema esistenti. Sono disponibili moduli altoparlanti abilitati per Dolby Atmos. Quando posizionati sopra gli speaker, consentono al sistema di trasmettere l’audio Dolby Atmos da un ricevitore AV compatibile. KEF è uno di questi marchi, con i suoi moduli R50 e, più redentemente, Q50a. I moduli non si limitano a essere utilizzati con i diffusori KEF: possono essere collocati sopra qualsiasi diffusore che già avete in casa, rendendoli ovviamente molto allettanti. Marchi estremamente specializzati come AV Elipson, Tangent ed Eltax hanno tutti annunciato nuovi moduli Atmos apparentemente economici.
6 Soundbar Atmos, una realtà ormai accessibile
Tuttavia, i pacchetti di diffusori Atmos dedicati sono ancora relativamente poco disponibili, il che ci porta alla seconda opzione: una soundbar Atmos. Tendono a utilizzare i driver di accensione verso l’alto per disperdere il suono in testa. Yamaha YSP-5600, Samsung HW-K850 e LG SJ9 sono tre modelli che offrono la compatibilità, ma finora solo HT-ST5000 di Sony ha impressionato seriamente.
7 Smartphone compatibili con Dolby Atmos
Per quanto riguarda gli smartphone compatibili, i nuovi top di gamma di Samsung, Galaxy S9 e S9 + sono due dei primi telefoni capaci di offrire l’elaborazione Dolby Atmos per un’esperienza audio più profonda, con Huawei P20 e P20 Pro a seguire a ruota. Volendo dire tutta la verità, su Samsung Galaxy S9 Plus l’effetto non è niente di rivelatorio, limitandosi a mantenere un suono vagamente più ampio. Niente che ci abbai invogliato a tenere attivata l’opzione che elabora l’audio in Atmos.
8 Cosa aspettarsi dal futuro di Dolby Atmos?
Uno degli ambiti più interessanti per una tecnologia del genere è senza dubbio la realtà virtuale. La VR è un’area di interesse dichiarata per Dolby – la società ha già progettato strumenti per creare colonne sonore da distribuire in un’esperienza virtuale – come lo sono le auto. Va detto che al momento, Dolby non ha divulgato alcun piano specifico per lanciare Atmos nel mondo automobilistico.
Clubbing? Uno degli sbocchi di Atmos
Dolby ha anche sperimentato installazioni Atmos in discoteche, una delle quali si trova al Ministry Of Sound di Londra. I DJ ora hanno gli strumenti per far sì che Atmos mixi e modifichi i suoni in tempo reale, in modo da far muovere certi elementi di una traccia all’interno del club. Probabilmente, l’area più grande e più immediata per l’espansione è l’hardware più economico. Facile immaginare un’imminente invasione di altoparlanti Atmos di fascia media e infine economica. La vera espansione sarà il vostro salotto di casa.