Scanner per pellicole e diapositive: Cosa sono e a che servono

scanner per pellicole e diapositive

C’era una volta la fotografia analogica… e ora, che fine ha fatto? E’ sempre lì, in fondo a un cassetto. Per resuscitarla, ci sono gli scanner per pellicole e diapositive

Le nuove generazioni non ricorderanno, ma fino a 1-2 decenni fa, fotografare in analogico era la norma. Non c’erano smartphone con fotocamere integrate, non c’erano le compatte, le reflex digitali o le mirrorless, né Instagram o Facebook. Prima di andare in vacanza ci si comprava la scorta di rullini fotografici (12, 24 o 36 pose) e poi le si portava a sviluppare negli studi di un fotografo. Oggi, quel mondo lì non esiste più, ma quegli scatti lì restano, spesso dimenticati in cassetti o soffitte impolverate. Per farla breve, esiste un modo per resuscitarli: basta comprare uno scanner per pellicole e diapositive. Sono strumenti relativamente semplici, che scansionano le fotografie analogiche e ne creano una copia digitale. Ce ne sono di vari prezzi e modelli, con prestazioni molto diverse da loro. Dunque come scegliere il proprio scanner per pellicole e diapositive? Semplice: a seconda delle esigenze.

1 A cosa servono gli scanner per pellicole e diapositive?

Avere una copia digitale dei vostri vecchi album fotografici è più comodo e sicuro. Comodo perché potrete mostrare facilmente le immagini ad amici o parenti. Basta un notebook o un televisore Smart, per scorrere gli album da chiavetta USB o direttamente da un archivio Cloud. Sicuro perché possedere una copia digitale dei propri archivi, non fa mai male. Magari conservati su servizi online come FlickR, Dropbox, 4Shared o Google Drive.

2 Come orientarsi nell’oceano di offerta degli scanner per pellicole e diapositive?

Il mercato degli scanner per pellicole e diapositive è davvero vasto. Possiamo sintetizzare suddividendoli in amatoriali e per professionisti. I primi hanno scansioni a risoluzioni più basse, (si parla comunque di qualche milione di pixel) e sono meno precisi nell’acquisizione. Quelli professionali arrivano a costare anche migliaia di euro, hanno prestazioni elevate e funzioni aggiunte. Tra le tante specifiche da guardare, nella scelta del vostro scanner, è importante la risoluzione ottica. È il numero effettivo di pixel che vengono scannerizzati dallo strumento. Attenzione a non farsi ingannare dalla risoluzione interpolata (spesso è quella riportata sulla confezione o nella scheda prodotto) che è il risultato di un complesso calcolo matematico. Peccato che non rispecchi l’effettiva quantità di quadratini che formeranno la vostra immagine finale. Altro parametro fondamentale è la dimensione dell’immagine scannerizzabile. Ci sono le diapositive e i rullini da 35 millimetri ( i più diffusi) e quelli da 11 millimetri. O ancora ci sono scanner che si adattano a più formati, come il V850 Pro, che supporta più dimensioni, se appoggiati direttamente sul vetro dello strumento.

3 Altre specifiche?

Sarebbero troppe da elencare in un solo articolo; dunque citiamo le fondamentali. L’illuminazione è consigliabile a LED (come la lampada speaker della Yamaha), visto che scalda e consuma molto meno. Poi c’è il numero di scansioni: ogni passaggio in più effettuato dallo scanner sulla foto, ne aumenta la qualità dell’acquisizione. È un numero che si decide attraverso il settaggio: il senso è che vale la pena perdere un po’ più di tempo per lo scanning ma avere un risultato più accurato. In tanti sconsigliano gli scanner piani per il 35 millimetri; molto meglio i dedicati. Per i medio formato invece i piani vanno bene, come gli Epson serie V500-600. Il brand top pare essere Nikon, in particolare il modello 5000ED. Ultima raccomandazione? Occhio alla polvere: basta qualche granello sul vetro, per compromettere una – o più – acquisizioni. Problema facilmente risolvibile: comprate un soffietto a peretta per orecchie e pulite la superficie con qualche soffio.

4 I modelli consigliati

Tra i modelli consigliati c’è uno scanner per pellicole e diapositive entry level dal prezzo decisamente vantaggioso. È firmato Hamlet e costa 68 €. Compie scansioni da 2592 x 1680 Dot per Inches e produce foto in formato compresso Jpeg. O ancora il Canon LiDE 120 a 2400 x 4800 dpi, sempre per 68 €. Segnaliamo anche il LogiLink DS0001, più o meno nella stessa fascia di prezzo. Per chi è disposto a investire di più, consigliamo l’Epson Perfection V850: Dispositivo Piano a 6400 x 9600DPI. Sono 819 €, ma li vale tutti.

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