Biografie e autobiografie famose sportivi: superare gli ostacoli con un libro

autobiografie famose sportivi

Ecco una serie di biografie e autobiografie famose sportivi da leggere assolutamente. Veri e propri libri motivazionali utili a superare ostacoli quotidiani

Dopo aver letto le biografie e autobiografie famose sportivi, ti senti responsabilizzato, rinnovato e motivato. Perché a volte sono semplici consigli a invogliarti a fare qualcosa. In questi pochi esempi puoi capire quante sofferenze e sacrifici ci siano dietro delle vittorie. Quante volte questi grandi campioni hanno dovuto rialzarsi. Alcuni di questi atleti sono anche esempi di vita: Muhammad Ali, che ha dovuto lottare non solo contro gli altri pugili per affermare il suo talento, ma soprattutto contro il potere per mantenere fermo il suo credo religioso e politico. Poi c’è la storia straordinaria di Alex Zanardi, che in una frase racchiude al meglio le motivazione per conoscere una vita come la sua:

Non volevo dimostrare niente a nessuno, la sfida era solo con me stesso, ma se il mio esempio è servito a dare fiducia a qualcun altro, allora tanto meglio.

E poi c’è Open di Andrè Agassi, forse la mia autobiografia preferita, che una volta iniziata ti trascina fino alla fine. Scritta in modo eccellente, tanto che Alessandro Baricco ha inserito questo libro nei migliori 50libri letti da lui dal 2000 in poi. Ecco a voi una serie di biografie e autobiografie famose sportivi che vi faranno anche da libri motivazionali.

1 Biografie e autobiografie famose sportivi | Indice rapido:

  1. “Muhammad Ali: Impossibile è Niente” di Thomas Hauser
  2. “Volevo solo pedalare… ma sono inciampato in una seconda vita” di Alex Zanardi
  3. “Open” di Andre Agassi
  4. “Il punto vincente” di Novak Djokovic
  5. “Running wild. Trovare se stessi correndo nella foresta artica” di  Markus Torgeby
  6. “Michael Jordan, la vita” di Roland Lazenby

2 “Muhammad Ali: Impossibile è Niente” di Thomas Hauser | Biografie e autobiografie famose sportivi 

Un’icona sportiva, un eroe della giustizia, una delle più grandi personalità maschili di tutti i tempi: Muhammad Ali è questo e molto altro. Questa è la straordinaria biografia di uno dei più grandi (e provocatori) atleti di tutti i tempi. Atleta, attivista, ribelle, poeta, leggenda: Muhammad Ali era più grande della sua vita nell’immaginazione di milioni di persone in tutto il mondo. Medaglia d’oro alle Olimpiadi del 1960, ha vinto il campionato dei pesi massimi all’età di ventidue anni vincendo drammaticamente contro Sonny Liston. Nelle settimane successive alla vittoria, confermò la sua appartenenza alla Nation of Islam e disse ai giornalisti che non avrebbe più risposto al suo “nome da schiavo”: Cassius Clay.

L’establishment politico lo ha spogliato del suo titolo dei pesi massimi quando ha rifiutato di entrare nell’esercito degli Stati Uniti durante l’apice della guerra in Vietnam. Alla fine, Ali è tornato per reclamare la sua corona, prevalendo in battaglie epiche contro personaggi come Joe Frazier e George Foreman. Il suo talento e carisma – e soprattutto la sua adesione al principio – lo hanno reso un’icona culturale e una delle figure sportive più amate di tutti i tempi. Ma questa è solo metà del racconto. Questa è anche la storia di Ali, l’uomo.

L’autore Thomas Hauser si è avvicinato ad Ali più di qualsiasi altro biografo precedente. Il suo lavoro – raccolto nelle parole di Ali e in quello di centinaia di familiari, amici, rivali e altri che hanno conosciuto “il più grande pugile di tutti i tempi” nel corso dei decenni – rivela un uomo profondamente spirituale e complesso, le cui battaglie pubbliche e private, compresa la sua lotta contro gli effetti devastanti della malattia di Parkinson, ha dato un nuovo significato alla parola coraggio e cambiato per sempre la nostra concezione di ciò che rende un campione. Un grande libro motivazionale, definito dal New York Times come “la prima biografia definitiva del pugile che ha superato lo sport come nessun altro atleta ha mai fatto prima “. Una lettura obbligata per chiunque cerchi di capire l’eredità di una delle superstar più carismatiche e controverse del secolo scorso.


3 “Volevo solo pedalare… ma sono inciampato in una seconda vita” di Alex Zanardi | Biografie e autobiografie famose sportivi 

La vita di Alex Zanardi è ormai nota a tutti. Ma la sua storia va al di là delle pagine dei quotidiani. Questa autobiografia ci fa conoscere tanti retroscena, così da immergerci nei suoi pensieri e cercare di capire cosa ha provato nei momenti di grande difficoltà. È un libro motivazionale per definizione, capace di trasmettere forti emozioni in grado di far capire alle persone che non mollare è alla portata di tutti. Il 15 settembre del 2001 la vita di Alex Zanardi cambia. Siamo sulla pista del Lausitzring, dopo l’ultima sosta ai box: nella fase di rientro in pista la monoposto di Alex Zanardi perde il controllo a bassa velocità su un tratto sporco a bassa velocità su un tratto sporco e viene centrata in pieno lateralmente dalla vettura del canadese Alex Tagliani.

Nell’impatto (avvenuto a una velocità di 320 km/h) la Reynard Ford di Tagliani spezza a metà la Reynard Honda di Zanardi, il quale subisce l’amputazione immediata di entrambe le gambe. Zanardi viene portato in elicottero all’ospedale di Berlino in condizioni gravissime, e dopo essere stato in come farmacologico per tre giorni, viene operato per rimuovere il ginocchio destro. Il 31 ottobre 2001 – dopo un mese e mezzo di ricovero e 14 interventi chirurgici – Alex Zanardi viene dimesso dalla clinica tedesca, pronto ad affrontare la seconda parte della sua straordinaria vita. L’incidente gli ha tolto le gambe ma gli ha aperto le porte di un mondo che lo porta costantemente a migliorarsi in ogni campo in cui si impegna, ad eccellere. Un esempio di tenacia e grande competenza tecnica, ma soprattutto una enorme umanità che lo ha già reso leggenda. Tre le autobiografie sportive più avvincenti di sempre!


4 “Open” di Andre Agassi | Biografie e autobiografie famose sportivi 

Andre Agassi è uno degli atleti più amati della storia e uno degli uomini più dotati di talento che sia mai entrato in un campo da tennis. Open, la sua autobiografia, è allo stesso tempo bellissima e ossessionante; uno dei libri più appassionatamente anti-sportivi mai scritti da un atleta superstar: straordinariamente privo di trionfalistica omelia e gratitudine da star. In poche parole Agassi racconta la sua vita come una prigione legata al mondo del tennis. L’allenamento incredibilmente rigoroso di Agassi inizia quando è solo un bambino.

All’età di tredici anni, viene esiliato in un campo da tennis della Florida che sembra un campo di prigionia. Solitario, impaurito, si ribella in modi che lo renderanno presto un’icona degli anni ’80. Si tinge i capelli, si ficca le orecchie, si veste come un rocker punk. Quando diventerà professionista a sedici anni, il suo nuovo look promette di cambiare per sempre il tennis. Dopo aver inciampato in tre finali del Grande Slam, Agassi sconvolge il mondo, e se stesso, catturando il Wimbledon del 1992. Diventa una star mondiale e un obiettivo dei media.

Agassi ci offre una memoria quasi fotografica per ogni partita cardine e ogni relazione. Di alcuni match importanti c’è la cronaca punto per punto, in cui incontriamo diverse generazioni di rivali: Jimmy Connors, Pete Sampras, Roger Federer, ecc. Agassi ci racconta molto anche della sua vita privata: la sua breve relazione con Barbra Streisand e il suo matrimonio con Brooke Shields.

Ci racconta i suoi periodi difficili, la sua perdita di fiducia sconvolgente, ma anche la sua spettacolare resurrezione, una rimonta che culmina con la sua corsa epica agli Open di Francia del 1999 e la sua marcia per diventare l’uomo più anziano mai classificato numero uno. Il tennis viene considerato spesso uno sport solista, ma Agassi non dimentica di ricordare il suo team: il fratello, il suo saggio allenatore, e tutte le persone che lo aiutano a riconquistare il suo equilibrio e finalmente a trovare l’amore con Stefanie Graf.

Tra le più vendute autobiografie famose sportivi, Open sarà letto e apprezzato sia dai fan più accaniti, che dai lettori che non sanno nulla del tennis. Come il gioco di Agassi, stabilisce un nuovo standard per grazia, stile, velocità e potenza.


5 “Il punto vincente” di Novak Djokovic | Biografie e autobiografie famose sportivi 

Ecco un altro libro che parla di un tennista, ma questa non è solo una delle autobiografie di uno sportivo molto famoso, ma anche una vera e propria confessione di Novak Djokovic che ci rivela come la sua dieta priva di glutine e un nuovo piano di allenamenti hanno trasformato la sua salute e lo hanno spinto verso l’apice. In che modo un giocatore un tempo tormentato da dolori, difficoltà respiratorie e ferite sul campo è diventato improvvisamente il tennista numero 1 al mondo? La risposta è sbalorditiva: ha cambiato alimentazione. Questa svolta lo ha reso un atleta più forte, leggero, veloce e resistente. Più concentrato e più in forma, è riuscito a realizzare il suo sogno di bambino: vincere Wimbledon e conquistare la posizione numero uno nella classifica ATP.

In questo libro autobiografico sullo sport, Djokovic ci racconta come è sopravvissuto al bombardamento di Belgrado, in Serbia, passando da un’infanzia devastata dalla guerra ai massimi livelli del tennis. Ma la sua è anche una storia di rinunce: Djokovic amava e bramava il pane e la pasta, e specialmente la pizza nel ristorante della sua famiglia, ma il suo corpo non digeriva il grano. Eliminare il glutine – la proteina trovata nel grano – lo ha fatto sentire subito meglio, più leggero, più chiaro e più veloce.


6 “Running wild. Trovare se stessi correndo nella foresta artica” di  Markus Torgeby | Biografie e autobiografie famose sportivi 

Questo è un libro uscito da pochissimo, di  Markus Torgeby. Un’autobiografia rivolta agli amanti della corsa, ma anche il racconto di alberi millenari, rocce e sentieri inesplorati. Torgeby racconta i suoi quattro anni in cui ha vissuto un’esistenza quasi solitaria e primitiva in una foresta svedese. Running wild è quasi un memoriale introspettivo di una vita vissuta in contrasto con il ritmo frenetico del mondo moderno. Ma come è arrivato lì? Da cosa scappava? E cosa ha trovato?  Markus Torgeby corre da quando ha dieci anni: è l’unica cosa che lo fa stare bene, perché solo così riesce a dimenticare almeno per un po’ i problemi. Da adolescente l’autore era un corridore emergente con il talento per contendere sia a livello nazionale che olimpico. Ma allo stesso tempo era incapace di affrontare la “pesantezza” delle aspettative, la complessità della vita e della morte, e la sclerosi multipla della madre.

Così a vent’anni si stabilisce in una tenda nel deserto dove in inverno le temperature scendono sotto lo zero. Cerca di schiarire la mente con il duro lavoro, la corsa, la solitudine e l’immobilità, ma all’inizio dice di non avere risposte per la sua “irrequietezza”. Di tanto in tanto gareggia in gare e persino si allena con una squadra in Tanzania. Ma gli rimane ancora la domanda: “Perché lo faccio?” Tornando nei boschi continua la sua ricerca, descrivendo la sua vita con una prosa ripetitiva e consapevole: “la battaglia che sto combattendo dentro di me” e “Voglio abitare il mio corpo … e conoscere me stesso.”

Finalmente nel suo terzo inverno, dopo aver trovato un cottage fatiscente in cui vivere, si rende conto che non deve scappare da tutto; ci sono cose – amore, obiettivi, famiglia – verso cui correre. Questo stimolante trattato di vita (e di corsa) semplicemente ispirerà coloro che lottano per trovare il loro posto nel mondo. Non è ancora tra le autobiografie famose sportivi, ma potrebbe diventarlo. Di sicuro è un bel libro motivazionale.


7 “Michael Jordan, la vita” di Roland Lazenby | Biografie e autobiografie famose sportivi 

Quando la maggior parte della gente pensa a Michael Jordan, pensa ai suoi bellissimi salti, al suo corpo totalmente in sincrono con la palla, ai suoi canestri impossibili. Ma quasi nessuno conosce la sua storia. Il giornalista di basket Roland Lazenby ha trascorso quasi trent’anni a occuparsi della carriera di Michael Jordan: prima al college e tra i professionisti. Ha assistito alla crescita di Jordan da un esordiente magro a uno dei giocatori più forti (se non il più forte) al mondo. Quando si parla della pallacanestro si pensa a lui, a l’idolo di tifosi e di tanti bambini che sognano di diventare come lui. Ma per quanto perfetta nelle sue giocate sul campo, l’immagine di Jordan nascondeva delle zone d’ombra: la passione per il gioco d’azzardo, ma anche i contrasti in seno alla famiglia proveniente dalla Carolina del Nord.

Questo è uno dei libri biografici sullo sport che tenta di ricomporre la doppia personalità del campione, dalla quale scaturiva quel feroce agonismo con cui soggiogava gli avversari (e anche compagni di squadra). Michael Jordan: The Life esplora entrambi i lati della sua personalità per rivelare la storia più completa e avvincente dell’uomo che è Michael Jordan. Lazenby attinge alle sue relazioni: innumerevoli interviste con gli allenatori di Jordan; con amici, compagni di squadra e familiari di Jordan; e con lo stesso Jordan per fornire il primo vero studio definitivo di Michael Jordan: il giocatore, l’icona e l’uomo. Di sicuro tra le biografie e autobiografie famose sportivi più amate di sempre.

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