5 thriller psicologici per un tuffo in storie che rapiranno la tua mente, perché niente rende un libro più intrigante di un po’ di suspense
Avvertenza: questi psycho-thriller potrebbero farti stare sveglio per molte notti. Il thriller psicologico è un sottogenere del thriller che, su una trama nella quale accade qualche atto criminale, pone l’accento sulle condizioni mentali dei personaggi, sulle loro emozioni e possibili stati di follia, paura o alterazione di qualche tipo. Mentre i fantasmi e le creature assetate di sangue sono certamente terrificanti, le paure più reali sono quelle che giocano con la nostra mente, nate da situazioni che potrebbero capitarci davvero quando torniamo tardi di sera, oppure in vacanza in un posto che non conosciamo.
Nei thriller psicologici spesso la tensione cresce man mano che le azioni dei personaggi coinvolgono la sfera mentale più di quella fisica. In genere, l’assassino agisce per riportare alla luce qualcosa che è successo anni prima, ma di cui la vittima non ricorda nulla. Ti proponiamo una selezione di 5 thriller psicologici tra i più belli di sempre, scritti dagli autori più conosciuti di questo genere, che continua a raccogliere consensi trai lettori. PS: se ami i thriller non perderti anche la lista dei migliori libri distopici e quella dei migliori 10 libri fantasy! Qui, invece, il nostro articolo sui migliori registi visionari contemporanei.
Hai un libro thriller consigliato? Sei un appassionato di libri thriller? Dicci la tua nei commenti a quest’articolo!
1 Thriller psicologici più belli:
Ecco una lista di quelli che secondo noi sono i migliori thriller psicologici, ma ti prego, scrivi nei commenti anche i tuoi preferiti, così da aiutare tutta la community di appassionati a trovare il thriller giusto!
2 Misery di Stephen King | Miglior thriller psicologico
Quando parliamo di thriller psicologici, non possiamo non iniziare da un maestro del genere come Stephen King. Misery è uno dei suoi romanzi più importanti ed è stata nominato per il World Fantasy Award come miglior romanzo nel 1988. Questo libro genere thriller è diviso in tre sezioni con più capitoli per sezione. I capitoli variano in lunghezza per alcune pagine fino a venti pagine. I capitoli si susseguono senza interruzioni di pagina tra di loro. Questo rende l’azione in Misery molto rapida. King non concede ai suoi lettori molto tempo per rallentare e fare una pausa per riprendere fiato.
La storia, narrata in terza persona, racconta di due personaggi principali che sono Annie Wilkes e Paul Sheldon. Annie Wilkes è cattiva e pazza. È un’infermiera e molti pazienti morirono grazie alle sue “cure”. Fu assolta, ma molte persone del posto sanno o sospettavano che fosse colpevole. King la racconta in modo vivido e indimenticabile. È così reale che a tratti sembra voler emergere dalle pagine. Anche Paul Sheldon è un personaggio molto ben caratterizzato. Verso di lui si prova una naturale empatia, soprattutto quando è intrappolato in casa. Misery è uno dei thriller psicologici più famosi e conosciuti.
King fa un ottimo lavoro nell’attirare l’attenzione del suo lettore e nel tenerlo attaccato alla storia fino alla fine. Una storia che viaggia veloce, in cui King non impantana mai i suoi lettori con dettagli inutili. Ogni parola ha un posto che si è guadagnata. Ci sono alcuni momenti grandiosi in Misery. Il momento migliore è quando Annie scopre che Paul è uscito dalla sua stanza e fa il ficcanaso in casa.
Misery è uno dei migliori romanzi che King abbia mai scritto, anche se non ha nulla a che fare con il mondo soprannaturale che spesso lui ci racconta. In qualche modo, Misery coinvolge in una partita del gatto contro il topo, in cui i protagonisti sono Annie e Paul. La trama di Misery è allo stesso tempo credibile e terrificante. La trama è plausibile e ancor più inquietante per questo. I personaggi sono tutti realistici e ben scritti, per questo Misery è uno dei migliori romanzi di King e un libro thriller consigliato.
3 La ragazza del treno di Paula Hawkins | Miglior thriller psicologico
La ragazza del treno di Paula Hawkins è un abile thriller sulla perdita di memoria. Un esordio letterario molto apprezzato in cui la protagonista è una donna incline ai blackout. Paula Hawkins ha escogitato un’ingegnosa inclinazione sul thriller psicologico in cui è presente l’amnesia. La protagonista di La ragazza del treno è molto giovane, eppure non riesce a ricordare molto della notte in cui una giovane donna è scomparsa vicino alla sua vecchia casa: sangue, sottopassaggio, un vestito blu e un uomo con i capelli rossi continuano a fare confusione nella sua mente. La narrazione è sapientemente suddivisa tra tre donne le cui vite si intrecciano tragicamente: Rachel, Megan e Anna. Incontriamo Rachel per la prima volta quando torna a casa da Londra, dopo un altro giorno di lavoro. Qui però notiamo subito un particolare: nella sua borsa ha quattro lattine di gin e tonic premiscelati.
“È venerdì, quindi non devo sentirmi in colpa per aver bevuto sul treno. Il divertimento inizia qui. “
Il viaggio porta Rachel lungo il retro delle case sulla strada in cui viveva. Incapace di guardare la sua vecchia casa, dove l’ex marito Tom ora vive con la nuova moglie Anna, si concentra invece sul numero 15. È diventata ossessionata dalla bellissima giovane coppia che vive lì: lei li chiama Jess e Jason. Rachel cerca la coppia ogni giorno, sognando ad occhi aperti le loro vite perfette. Finché un giorno vede qualcosa che la spaventa nel loro giardino, e quando legge sul giornale che “Jess” – che in realtà si chiama Megan – è sparita, decide di andare dalla polizia. È convinta che “Jason”, ora il principale sospettato – che in realtà si chiama Scott – non avrebbe mai danneggiato la sua amata moglie.
Ma Rachel è incline ai blackout. È una donna a tratti irrazionali, che si lasci andare a dialoghi colmi d’alcol. Per questo motivo la polizia la giudica matta. La ragazza del treno è uno dei thriller psicologici più riusciti e originali degli ultimi anni, anche perché è una mossa coraggiosa quella di creare una figura femminile così imperfetta; dallo stile di vita a dir poco “alcolico”. Una donna che inventa le scuse più strane, che ha la biancheria intima imbevuta di urina e il vomito sulle scale. Rachel non è solo debole, a volte è anche dispettosa e si autocommisera. Rachel infatti è sovrappeso e non molto attraente, al contrario della vibrante Megan e sella sexy e brillante Anna. Tuttavia la Hawkins ci dimostra che le identità apparentemente fisse, così come le fortune personali, pongono le loro fondamenta sulle sabbie mobili.
Tutto più cambiare da un momento all’altro, così più Rachel scopre la scomparsa di Megan, meno le piace lei. Così come scopre che Scott, il marito apparentemente addolorato, è più viscido di quanto sembri. La Hawkins si destreggia tra prospettive e tempistiche con grande abilità, e una considerevole suspense si accumula insieme all’empatia per un insolito personaggio centrale che il lettore non afferra immediatamente. I colpi di scena “geniali” di solito violano la plausibilità psicologica, ma qui la protagonista è più solida del previsto, meno appariscente e più realistica. Come andrà a finire questo libro thriller consigliato? Della stessa autrice c’è anche il più recente “Dentro l’acqua”.
4 La ragazza nella nebbia di Donato Carrisi |Miglior thriller psicologico
Donato Carrisi è autore di tanti thriller psicologici, ma forse La ragazza nella nebbia è il suo libro più famoso. La trama racconta di un noto investigatore che ha un incidente d’auto in una remota zona di montagna. Per precauzione, la polizia locale chiede a uno psichiatra di intervistarlo per accertare se sta dicendo la verità sull’incidente, in quanto vi sono alcune circostanze sospette. L’area è già sconvolta dalla scomparsa di una studentessa locale.
Il detective è la persona che ha guidato l’inchiesta sulla ragazza scomparsa, motivo per cui è già noto alla polizia. Una delle cose che rendono inquietante questo thriller psicologico è il modo in cui si intreccia la narrazione: i capitoli infatti non sono necessariamente sequenziali. Proprio quando il lettore pensa che la trama funzioni senza intoppi, c’è un cambio di data, un evento e una trama diversa (ma connessa) emerge per rendere questo libro thriller consigliato ancora più interessante. Questi continui cambiamenti potrebbero risultare fastidiosi per alcuni, ma si tratta di uno stratagemma molto efficace per non dare al lettore troppi punti di riferimento.
In effetti, la grande forza del libro è la trama. Continuerete a provare a indovinare fino alla fine, e puntualmente vi troverete in molti vicoli ciechi lungo la strada. L’atmosfera di un villaggio isolato tra le montagne è molto ben disegnata. Le persone vivono la propria vita in casa e come potrebbe anche essere probabile, la religione gioca un ruolo importante nelle loro vite. In questo caso, molti sono diventati dipendenti da una setta religiosa. C’è anche un altro segreto che molti stanno mantenendo. La ragazza nella nebbia è un libro sconvolgente, soprattutto per l’isolamento, la nebbia e l’atmosfera di sospetto. Un libro thriller consigliato da molti, e anche da noi.
5 Psycho di Robert Bloch | Miglior thriller psicologico
Molti di voi conoscono Psycho di Alfred Hitchcock, per la famosa scena della doccia, ma forse non tutti sanno che il film è tratto dall’omonimo Thriller psicologico di Robert Bloch (1959). La storia racconta di una donna che, guidando attraverso un acquazzone con i tanti soldi che ha appena rubato, fa una svolta sbagliata e si ritrova persa. Davanti a lei vede il Motel Bates e decide di fermarsi lì per la notte. Il proprietario Norman Bates è lì da solo con sua madre. Norman, grasso e poco attraente, non ha mai frequentato una donna, e trascorre le sue serate solitarie leggendo libri di psicologia, cercando di capire la sua relazione con la sua madre prepotente e crudele.
La protagonista, spinta dal suo desiderio di sposare l’uomo che ama, sta cominciando a chiedersi se ha preso la decisione giusta o se dovrebbe tornare a casa e restituire i soldi…Chiunque abbia visto il film di Psycho di Hitchcock sa che il vero fattore di shock si basa su due cose: la scena della doccia e la svolta alla fine. Vi assicuro che anche se avete guardato il film, ciò non vi toglierà il piacere della lettura. Sembra che il film sia rimasto strettamente legato al libro con solo uno o due cambiamenti, e il modo in cui Bloch ha scritto i passaggi relativi a Norman e sua madre è davvero intrigante.
La principale differenza sta nell’aspetto e in una certa misura nella personalità di Norman. Nel film Anthony Perkins nei panni di Norman è una specie di raccapricciante attrattiva, che aggiunge in qualche modo della cattiveria al suo personaggio. La versione del libro di Norman, tuttavia, lo dipinge come un uomo solitario, triste e poco attraente. Inoltre capiamo che gran parte dei suoi problemi derivano proprio dal rapporto con la mamma. Nel libro la censura è assente, per cui Bloch ci espone con maggiore chiarezza l’inclinazione verso il porno di Norman, una cosa che il film accenna solo in modo sottile. L’altra sua ossessione per la lettura della psicologia ci fa sapere che lui stesso sa che il suo rapporto con sua madre è anormale e che si preoccupa di ciò.
E nonostante il fatto che la scena della doccia nel film sia incredibilmente cruenta, impallidisce in confronto alla brutalità della stessa scena nel libro. La caratterizzazione in generale è eccellente, con l’accento molto sulla psicologia delle persone coinvolte. Alla fine il film è più spaventoso, ma il libro va più a fondo nella psicologia di tutti i personaggi, rendendolo molto più sostanziale di un semplice shock. Lo stile di scrittura di Bloch si adatta bene al materiale, ed è molto intelligente nel modo in cui nasconde la verità dal lettore fino alla fine. Sicuramente un libro consigliato anche se hai già visto il film.
6 Il morso della reclusa di Fred Vargas | Miglior thriller psicologico
Ecco un altro libro che non può mancare tra i thriller psicologici da leggere assolutamente. Il morso della reclusa di Fred Vargas è una storia dolorosa e tragica che affonda le radici nel passato, ma che manifesta i risvolti peggiori nel presente; o meglio, come la racconta il commissario, la sua è “un’indagine che sprofonda negli abissi, quelli del passato come quelli della mente.” Il commissario Jean-Baptiste Adamsberg è costretto a rientrare prima del tempo dalle vacanze in Islanda per seguire le indagini su un omicidio, che risolve ben presto.
Ma da questa indagine ne nasce un’altra che riguarda quella che sembra una serie di sfortunati incidenti: tre anziani che sono stati uccisi da una particolare specie di ragno velenoso, comunemente detto reclusa. Tutti credono che si tratti di semplice fatalità, Adamsberg però non è d’accordo. E, contro tutto e tutti, seguendo il proprio istinto comincia a scandagliare il passato delle vittime.Un libro thriller consigliato; una storia ben raccontata, ben documentata, avvincente e intrigante.