Come riattivare il microcircolo: abitudini e prodotti consigliati

Come riattivare il microcircolo

Sedentarietà, dieta squilibrata e predisposizione genetica danneggiano la circolazione capillare: ecco come riattivare il microcircolo.

Caviglie e ginocchia gonfiecellulitepesantezza degli arti sono sintomi che possono far sospettare qualche problema di circolazione sanguigna e linfatica. Magari non è niente di grave, però fai comunque un salto dal tuo medico e nel frattempo prova a seguire questi semplici consigli su come riattivare il microcircolo attraverso alcuni accorgimenti e prodotti mirati.

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1 Come funziona il microcircolo

Quando si fa riferimento alla microcircolazione bisogna pensare a un sistema in scala molto piccolo, ma estremamente ramificato: quello dei vasi ematici collocati tra il sistema di circolazione arteriosa e venosa. Dunque, come funziona il microcircolo? Si tratta di un sistema di “pompaggio” del sangue che ha il compito di trasportare ossigeno, elementi nutritivi, ormoni e cellule utili al sistema immunitario dai capillari alle vene, provvedendo al contempo all’espulsione dell’anidride carbonica e di sostanze di scarto dai tessuti.

Quanto più questo apparato si fa periferico rispetto al cuore, le arterie che trasportano le sostanze “di ricambio” finiscono per diventare capillari. Poi le sostanze “sporche” passano dalle vene per risalire fino al cuore, ed essere purificate. Il corpo ha questo sistema perfetto e fantastico per riciclare la “spazzatura”. Ma, come spesso accade per tutte le cose, può andare incontro a qualche anomalia.

Ad esempio, i vasi possono perdere elasticità oppure ostruirsi per processi legati al normale invecchiamento, oppure a patologie come il diabete, o derivanti da una vita troppo sedentaria, dall’uso di sostanze come fumo, alcool e droghe, da un’alimentazione scorretta, troppo sapida, troppo grassa, che conduce alla presenza di colesterolo e all’obesità. Vediamo, allora, cosa fare e come migliorare il microcircolo capillare.

2 Microcircolo e cellulite

Possibile che microcircolo e cellulite siano correlati? Certamente. Per fare un esempio semplice da capire, si può immaginare uno strato di cellule adipose (ce le hai anche tu che pesi 50 kg, siamo tutti fatti così), sistemate tra l’epidermide e il muscolo della coscia. Questi adipociti nell’età adulta si stabilizzano, per quanto riguarda la loro quantità. Ciò che succede, nel momento in cui capita d’ingrassare, è un semplice aumento di volume.

Le cellule adipose sono come immerse nel liquido linfatico, o extracellulare, e in mezzo a loro si ramificano capillari e venule che rappresentano il microcircolo. Di conseguenza, tramite questo canale, le cellule ricevono i nutrienti buttano fuori le sostanze di scarto (cataboliti), compiendo il loro metabolismo, come spiegato nel capitolo precedente. 

Quando capita che la microcircolazione non assolva adeguatamente il suo compito, le cellule ricevono una scarsa quantità di sostanze nutrienti benevole, mentre producono molte scorie, le quali non vengono drenate a dovere. Nel momento in cui i suddetti equilibri osmotici vanno fuori asse, il corpo, per difesa e per ristabilire una situazione bilanciata, aumenta la produzione di liquidi per diluire le tossine.  Ta-dan! Quella che appare è proprio la cosiddetta cellulite da ritenzione idrica. A questo punto, il problema sta nel capire come migliorare il microcircolo linfatico attraverso alcuni rimedi “SOS”. E, soprattutto, studiarne la causa alla radice, per cercare la soluzione più o meno definitiva.

3 Come migliorare il microcircolo

Se ti stai chiedendo come risolvere i problemi di microcircolo, perché hai notato che le tue gambe si arrossano, ti fanno male se provi a pizzicare le zone dove si nota la cellulite e osservi del gonfiore alle ginocchia, parti dalle cause.

  • Alcuni vizi posturali fanno venire la cellulite anche a chi sta bene e porta avanti uno stile di vita sano. Tra di essi, una camminata sbilanciata con un appoggio plantare scorretto: in questi casi l’esercizio fisico, come la corsa, può addirittura peggiorare il problema. Rimedi? Una visita ortopedica e la realizzazione di solette per le scarpe personalizzate.
  • Aumento di peso che conduce a un lipoedema, cioè le famose cellule immerse nel liquido linfatico del paragrafo precedente, rimangono schiacciate da quelle che per prime s’ingrossano. Come risolvere? Adottando una dieta bilanciata, da portare avanti costantemente, bevendo la giusta quantità di acqua giornalmente e aggiungendo poco sale alle pietanze.
  • Può capitare che la microcircolazione non funzioni perfettamente per cause genetiche: si capisce che estirpare il problema alla base è difficile quando la situazione è questa, ma si può tenere sotto controllo con adeguati massaggi e trattamenti drenati.

Massaggi e trattamenti mirati (di tipo drenante) che sono sempre sistemi validi in qualità di rimedi temporanei, anche per le altre situazioni elencate, per le quali ci si chiede come stimolare il microcircolo.

Una piccola curiosità: sai come riattivare il microcircolo del viso? Con una skincare leggermente esfoliante e massaggiante, da praticare con una spazzola viso.

4 Come migliorare il microcircolo delle gambe

A questo punto, dopo un po’ di teoria, utile per contestualizzare il problema, è arrivato il momento della pratica. Ecco come riattivare il microcircolo che si trova un po’ in difficoltà. Gli effetti più evidenti del problema, di solito, si notano sugli arti inferiori, quindi è il caso di parlare di come migliorare il microcircolo delle gambe, soprattutto di chi fa una vita sedentaria.

Pedana poggiapiedi per iniziare:

Se lavori in ufficio e le tue ore trascorrono davanti a un computer e una scrivania, ciò che puoi fare è dotarti di una pedana poggiapiedi. Un dispositivo quanto semplice, eppur efficace, per farti stare in una posizione in grado di agevolare la circolazione, che altrimenti finirebbe per “spezzarsi” nel punto della caviglia e del ginocchio. Oltre alla pedana, sarebbe utile (per non dire necessario) alzarsi e fare qualche passo ogni 15-30 minuti, così come fare un po’ di ginnastica per le gambe con piedi e caviglie.

Leggings per il microcircolo:

Come riattivare il microcircolo in modo continuativo? A tale scopo, un’idea smart è applicare una crema specifica contro la cellulite, da “attivare” indossando degli appositi leggings per microcircolo e/o pancere. Tra i prodotti più validi della categoria, è da citare la guaina Solidea Silver Wave. Si tratta di pantaloncini speciali, realizzati con una speciale texture a piccole onde, che stimolano la circolazione periferica. Come favorire il microcircolo con Solidea Silver Wave? Semplicemente indossando l’indumento durante le ore diurne: i normali movimenti che si svolgono nell’arco della giornata, fanno sì che la guaina ondulata micromassaggi la zona che ricopre. Solidea Silver Wave si può acquistare online, nelle versioni ciclistacorsaro e leggings lungo, a seconda della localizzazione delle imperfezioni a buccia d’arancia e del gonfiore. Si possono mettere tranquillamente sotto i vestiti.

Calze e collant a compressione graduata:

Nella stagione invernale, è consigliato anche l’uso anche di calze a compressione graduata e, talvolta, di body adatti a ridefinire la bodyshape.

5 Prodotti per migliorare il microcircolo

Massaggiatori anticellulite:

Oltre ai leggings per microcircolo ci sono altri prodotti validi per intervenire sulle problematiche legate a una circolazione del sangue periferica non ottimale. Tra di essi, i massaggiatori anti-cellulite di qualità.

Pressoterapia domestica:

Altra tecnica, diventata ormai praticabile anche a livello casalingo, è la pressoterapia.

Bendaggi drenanti:

Se, invece, si cerca un rimedio istantaneo (che, in ogni caso, non può garantire risultati duraturi in assenza di una costanza di applicazioni) e abbastanza economico, si può procedere con dei bendaggi drenanti. In genere basta avvolgere nelle fasce imbevute gambe e addome (talvolta anche le braccia) e tenere la posa per circa un’ora. Si apprezzerà uno sgonfiamento istantaneo, dato che i liquidi prodotti dal corpo per ripulirsi dalle scorie saranno spurgati.

In ogni caso, se hai dubbi, rivolgiti a un medico. Oppure, se il problema della ritenzione idrica è soprattutto a livello estetico, quindi non coinvolge altre patologie, anche a un buon centro estetico. Ad esempio, il trattamento con Icoone, una tecnologia massaggiante in grande ascesa, conduce a ottimi risultati. Dovrebbe essere superfluo specificarlo, comunque sia, ogni persona deve essere analizzata e trattata in modo individuale e i prodotti per migliorare il microcircolo rappresentano solo un rimedio. Per intervenire a monte serve, piuttosto, un’analisi approfondita e, di solito, cambiare abitudini, stile di vita, come descritto nella sezione precedente della guida.

6 Rimedi naturali per il microcircolo 

Sali da bagno:

Come riattivare il microcircolo con rimedi naturali? La domanda è lecita, dato che spesso i principi chimici risultano essere troppo aggressivi, così come i trattamenti con manipolazione (massaggi). Invece la natura da millenni è in grado di fornire all’uomo ottimi sistemi per curarsi. Dunque, tra le soluzioni più facili, e anche piacevoli, adatte al drenaggio istantaneo dei liquidi, c’è il Sale di Epsom. Si tratta sostanzialmente di sali da bagno, da utilizzare in vasca o nell’acqua di un pediluvio (per le caviglie gonfie) in una soluzione satura. Basta immergersi per circa mezz’ora e godersi il relax per eliminare (momentaneamente) la ritenzione idrica.

Fanghi termali, olii e scrub:

Altri rimedi naturali per il microcircolo sono i fanghi termali anticelluliteAttenzione: pur trattandosi di prodotti di derivazione organica, è bene sempre essere informati sulle loro controindicazioni. Alcuni di essi possono sviluppare calore e non sono adatti a chi ha grossi problemi di vasodilatazione. Oppure, tali fanghi, non devono essere utilizzati da chi ha patologie del sistema linfatico o alla tiroide. Detto ciò, i fanghi sono una garanzia. Piccolo stratagemma: alcuni di essi possono essere diluiti e sfruttati insieme alle bende drenanti.

Vanno bene anche oli e scrub, da utilizzare con un massaggio che dalle caviglie risale verso le cosce. Ovunque si applichino, se t’interessa capire come rinforzare il microcircolo, la regola e di stimolare il flusso del sangue a risalire, dagli arti più lontani dal cuore verso di esso.

7 Creme per migliorare il microcircolo

A cosa servono le creme per migliorare il microcircolo? Di sicuro non a fare miracoli. Ci sono essenzialmente due tipi di prodotti del genere: le creme che proteggono i capillari, assimilabili soprattutto a dei farmaci (un esempio arcinoto? Essaven gel) e quelle che sono dette creme anticellulite.

Le prime agiscono soprattutto sul gonfiore e sul senso di pesantezza della gambe, le altre sull’impatto estetico della famosa pelle a buccia d’arancia. Quindi, la loro azione è da considerarsi assai superficiale ma utile, ad esempio, per un’imminente “prova costume”. Come riattivare il microcircolo con le creme? Utilizzandole con grande costanza, seguendo le indicazioni. In genere vanno applicate più volte al giorno e l’unico segreto per apprezzare qualche risultato sta nel vincere la pigrizia. Oltre ad associare l’impiego di una crema a dell’esercizio fisico, praticato senza incidere in modo negativo sulla postura, bisogna seguire una dieta equilibrata.

Difficile dire quale crema contro la cellulite sia la migliore: spesso la si può individuare solo diverse prove e test fatti di persona.

8 Integratori per il microcircolo

Associati spesso ai rimedi naturali, gli integratori per il microcircolo andrebbero comunque assunti sotto consiglio medico. Tra i principi più utilizzati all’interno di questi prodotti ci sono gli estratti di frutti rossi e vite rossa, la centella, il gambo d’ananas e la caffeina. Gli integratori alimentari di tale classe intervengono sugli inestetismi della cellulite soprattutto attraverso un’azione drenante dei liquidi in eccesso.

Sono prodotti da usare specialmente durante il periodo estivo, meglio se in abbinamento a una guaina micro-massaggiante da indossare durante il giorno. E non solo: altre pratiche salutari sono quelle di assumere una postura che favorisce la circolazione, se si trascorrono molte ore seduti, attraverso sedie ergonomiche e/o poggiapiedi. Altro trucchetto, se non si sa come riattivare il microcircolo, sta nel posizionare un cuscino sotto i piedi (meglio se bloccato sotto il coprimaterasso), così da tenerli sollevati anche durante le ore di riposo.

9 Farmaci per il microcircolo

Cosa fare per migliorare il microcircolo se tutte le soluzioni proposte fin qui non funzionano? Rivolgersi al proprio medico curante o, in ogni caso, a uno specialista. Egli valuterà se è il caso di prescrivere dei farmaci per il microcircolo. Mai, ovviamente, prendere iniziative spontanee. 

Lo spettro che comprende le medicine per la circolazione è molto ampio. Al suo interno si trovano farmaci che regolano il colesterolo, le patologie cardio circolatorie oppure possono essere mirati sull’insufficienza venosa degli arti inferiori. Ma non finisce qui: la categoria annovera anche prodotti per le emorroidi e medicinali che influiscono sulla fluidità del sangue.

Ebbene, bisogna prestare MOLTA ATTENZIONE a questa categoria di farmaci, dato che potrebbe essere incompatibile con la maggior parte dei trattamenti di altro tipo, volti a riattivare il microcircolo. 

Se da un lato la circolazione è legata anche ai problemi cardiaci, dunque gode della massima attenzione da parte dei medici, ciò che riguarda il sistema periferico spesso è classificato semplicemente come inestetismo. Si riscontra, quindi, una minor sollecitudine nel curare effettivamente tale tipo di problema. Tuttavia, se si tratta di qualcosa che non fa star bene con il proprio corpo, tanto da diventare quasi invalidante, bisogna cercare uno specialista in grado di indagare con impegno le cause 

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