Smartphone da 200 a 300 euro: Huawei, Honor e Xiaomi i migliori del 2019

Smartphone da 200 a 300 euro: Huawei, Honor e Xiaomi i migliori del 2019

La fascia di smartphone dai 200 ai 300 euro, è tra le più cliccate dagli utenti. Vediamo per questo 2019 qual è il vincitore, tra Honor, Xiaomi e Huawei.

Perché acquistare smartphone dai 200 ai 300 euro? Solitamente gli utenti che vogliono questo tipo di telefono sono sostanzialmente due: coloro che cercano uno smartphone senza ampie pretese, ma che contenga sorprese e features interessanti, abbassando il prezzo rispetto ai medio/alto gamma. Altrimenti – chi acquista smartphone dai 200 ai 300 euro – è un utente che cerca un device di supporto al principale. Le offerte sul mercato sono tante e piuttosto succulente.

I MIGLIORI SCONTI DI OGGI

1 I migliori smartphone del 2019 secondo il brand, quale scegliere?

Sono troppe le case di produzione che si danno battaglia nel campo degli smartphone dai 200 ai 300 euro, la quale è ormai la fascia più calda del mercato. Questo perché ormai i telefoni di gamma alta hanno prezzi che partono dai 560 euro in su, salvo rare eccezioni, fino a raggiungere picchi anche di 800/1000 euro per i modelli di ultima generazione. più giù troviamo i medio/alto gamma, smartphone dai 400 ai 500 euro con features alle volte similari ai top di gamma, ma con qualche marcia in meno nel loro albero di trasmissione. Capiamo bene che per l’utente medio non appassionato di tecnologia, 900 euro per un telefono possono essere una cifra davvero alta. Ma anche 4-500 euro fanno storcere il naso ai più. Ecco perché sempre più aziende (Huawei, Honor e Xiaomi in particolare) investono capitali negli smartphone dai 200 ai 300 euro.

2 Quali sono le differenze fra i tre brand?

Puntualizziamolo: Huawei e Honor provengono dalla medesima fabbrica, e spesso gli smartphone brandizzati Honor non sono altro che Huawei della generazione precedente con alcune significative migliorie. Mentre ad esempio usciva il P20 nella categoria top di gamma, Honor lanciava il suo Honor 10 e la versione più potente, Honor View 10, due smartphone basati rispettivamente sui due modelli precedenti di Huawei, ovvero P10 e P10 Plus. La garanzia al consumatore che offre Huawei spesso da Honor non viene offerta, anche se possiamo beneficiare della garanzia Amazon.  Ovviamente Huawei in quanto “brand primario”, innova le features dei propri smartphone più rispetto ad Honor. Su Honor non troveremo mai fotocamere Leica, ma anche il brand “for the Brave” sa farsi rispettare. Xiaomi invece è stata la sorpresa di questi ultimi anni. La sua linea principale (i cosiddetti MI), ha sbaragliato la concorrenza in molti campi, offrendo smartphone sempre più di ottima qualità ed a prezzi competitivi.

Gli smartphone in competizione:

3 Huawei P smart 2019: il primo della nostra sfida

Partiamo con il brand più “celebre” fra i tre, anche nelle utenze di tipo medio, Huawei. L’azienda cinese come abbiamo accennato nel paragrafo precedente ha saputo fidelizzare i suoi clienti, proponendo di volta in volta modelli sempre migliori, e correggendo i propri errori nel corso degli anni. Nella fascia smartphone dai 200 ai 300 euro, quest’anno Huawei ha deciso di puntare in alto, proponendo il suo P Smart. Questo telefono si propone come un’alternativa economica ed al contempo solida alla serie P classica, che già ha avuto modo di far parlare di sé lo scorso anno col primo modello della serie.

Display, ergonomia e costruzione

Lo smartphone si presenta come solido e compatto, costruito in lega di plastica, non appare sicuramente come uno smartphone di pessima qualità, considerando comunque i materiali scelti. Sul retro, oltre al gradiente rastremato dei bordi che percorre tutta la superfice del telefono, abbiamo anche il sensore di impronte digitali. Un sensore che per alcuni diventa quasi obsoleto, considerando che il trend più avanzato sono i sensori al di sotto dello schermo. Qui però si parla di smartphone economici e per abbattere i costi non poteva essere fatta una scelta diversa.Stando alle recensioni di Huawei P Smart 2019, il telefono si tiene abbastanza bene in mano, mentre sul fronte oltre al bellissimo schermo che vedremo fra poco, trova anche posto un elegante notch a goccia, piccolo ma essenziale per nascondere la fotocamera. Il display è un 6,22 pollici con risoluzione Full HD Plus, davvero speciale se pensiamo alla sua fascia di appartenenza.

Cosa brilla sotto al cofano?

Motore pulsante di questo Huawei P Smart 2019 è un processore HiSilicon Kirin 710, accoppiato ad una Mali G51 come scheda grafica. Il telefono è disponibile in occidente in un solo taglio di memoria e RAM, ovvero 3GB per la memoria flash, e 64 GB per la memoria interna. Lo smartphone inoltre è anche Dual Sim, ma si può espandere la memoria rinunciando ad uno degli slot Sim per alloggiare comodamente una Micro SD fino a 128 GB di memoria totale. Il processore accoppiato a 3 GB di RAM lo rendono fluido in qualunque situazione, anche in quelle di alto stress. La memoria è un taglio classico ormai per i telefoni di questa categoria. Bluetooth 4.2 di ultima generazione. WiFi a doppia banda, anche se alcuni utenti lamentano un calo di frequenza oppure l’assenza totale della banda a 5 GHz, connettore micro USB (un po’ vecchio ma sempre utile), jack audio da 3,5mm e chip NFC incluso.

Fotocamera e scatti, un passo avanti o forse no?

La fotocamera principale è doppia, ed ha una risoluzione di 13 megapixels con apertura f 1.8 per quanto riguarda quella primaria, mentre la seconda è un obbiettivo da 2 megapixels con apertura f 2.4. Questa seconda fotocamera agisce come calcolatore della profondità di campo, rendendo gli oggetti a fuoco o viceversa sfocati a seconda di quello che vogliamo fotografare. Presente l’HDR automatico, la modalità AR che abbiamo visto anche su altri device dell’azienda, le foto vengono abbastanza bene, anche se il gemello Honor come vedremo pare avere una marcia in più. Buona anche la fotocamera centrale da 8 megapixels, così come la possibilità di registrare video in Full HD a 60 fps, non male davvero.

4 Honor 10 Lite: Economico non significa di bassa qualità

Honor da quando è comparsa sul mercato, ha invaso il mondo con i suoi smartphone dai 200 ai 300 euro. Fin dai tempi di Honor 6, che risulta ancora oggi uno degli smartphone maggiormente venduti su Amazon ed anche uno dei Re di qualche anno fa nella sua categoria, Honor ha sempre saputo rinnovarsi, sfruttando spesso le tecnologie Huawei per rendere al meglio i propri device. Lo scorso anno Honor ha presentato il suo decimo modello, di cui abbiamo già parlato, accoppiato alla versione “plus” per così dire, ovvero View 10.

Costa poco, ma che design!

Nell’Honor 10 Lite abbiamo un retro in vetro sagomato con sensore di impronte digitali centrale e due occhielli per la doppia fotocamera. Il profilo è elegante, e il bordo rispetto al modello precedente è in alluminio lucido, disponibile in varie colorazioni. E’ bello vedere come Honor abbia riservato un design ed una scelta di materiali che solitamente sono riservati a telefoni di fascia ben più alta, a quello che possiamo considerare un medio gamma a tutti gli effetti. Rispetto al modello classico non cambia lo schermo, che è sempre da 6,21 pollici, ma abbiamo qui un notch a goccia come nel modello che abbiamo appena lasciato, il che permette al telefono di coprire una porzione di schermo ancor più ampia. Schermo con risoluzione Full HD Plus con tecnologia IPS per colori vivi e mai saturi.

Il motore scintilla sotto alla scocca, e lo spinge al massimo

Processore scelto per questo modello è sempre un HiSilicon Kirin 710 come sul Huawei P Smart 2019, che con i suoi 2,2,GHz di frequenza, accoppiato a 3 GB di RAM lo rendono fluido ed abbastanza veloce in ogni situazione. La memoria interna è da 64 GB, espandibile tramite Micro SD rinunciando alla seconda Sim alloggiata. Connettività a doppia banda, jack audio da 3,5mm, connettore micro USB anche se forse ormai ci si aspetta un Type-C di default, ma è un bene per chi proviene da smartphone più vecchi.

Le foto sono forse il suo punto di forza

Abbiamo anche qui una doppia fotocamera, la prima da 18 megapixels f 1.8 ed una seconda da 2 megapixels f 2.4 per gli effetti di sfocatura. Praticamente una copia del precedente modello, e infatti qui gli scatti vengono abbastanza bene, anche in condizioni di scarsa luminosità, è presente l’HDR automatico per effettuare scatti assolutamente incredibili, non è invece presente la stabilizzazione ottica automatica, il che però su uno smartphone di fascia medio bassa è assolutamente accettabile.

5 Xiaomi MI8 Lite: Una vera e propria sorpresa nella sua categoria

Concludiamo la nostra lista di smartphone fra i 200 ed i 300 euro del 2019 con quello che possiamo definire come la vera sorpresa di questi mesi. ovvero Xiaomi MI8 Lite. Uno smartphone che proviene da un’azienda che nel corso degli ultimi anni ha saputo far parlare di sé, sia nel campo degli smartphone di fascia medio/alta come i Mi Mix ed il loro succedaneo di design oltre ogni immaginazione, oppure la stessa serie MI. Xiaomi si è sempre dimostrata un’azienda ferma sulle sue convinzioni, e soprattutto ligia ai dettagli dei propri device, ed anche la versione “economica” di uno dei suoi ultimi modelli non è assolutamente da meno.

Design curato ed è bello da vedere, anche se un po’ anonimo

Partiamo sicuramente col dire che MI8 Lite (già recensito sulle nostre pagine) si presenta assolutamente bene, anche e soprattutto a livello di design. Come per i due precedenti modelli abbiamo il sensore di impronte digitali posto sul retro, incastonato all’interno di un frame in metallo e vetro sagomato davvero elegante. Il resto del telefono è realizzato in alluminio e vetro temperato, con una sensazione in mano di assoluta solidità e di ergonomia, pur risultando scivoloso in alcuni frangenti. Meglio procurarsi una cover per proteggerlo dagli urti e dalle cadute accidentali. Nonostante questo però Xiaomi ha dotato il suo MI8 Lite di un trattamento oleofobico anche nella parte posteriore.

La vera sorpresa è sotto al cofano, ed ha il respiro del dragone

Ciò che rende forse unico questo smartphone dai 200 ai 300 euro proprio per la sua categoria di appartenenza, è l’accoppiata chipset/RAM. Abbiamo infatti a gestire il tutto un ottimo SoC Snapdragon 660, uno dei leader della fascia media, con una frequenza massima di 2,2 GHz. Oltre al chipset davvero encomiabile, l’azienda ha dotato questo smartphone anche di ben 4 Gb di RAM, il che lo rende oltre che fluido data la velocità del processore, anche estremamente versatile anche in condizioni di multitasking alto. La personalizzazione di Xiaomi sul sistema operativo accoppiata a questo chipset, ne fanno un must have per molti utenti. Abbiamo anche qui il WiFi a doppia banda, la connettività LTE ed anche la memoria espandibile, dai 64 GB iniziali può essere portata fino a 128, rinunciando alla seconda SIM. Rispetto ai due precedenti modelli inoltre, Xiaomi ha anche la porta USB-C, ma non è presente alcun jack audio, il che significa che dovremo dotarci di un adattatore, anche se in alcuni bundle è incluso nella confezione. La risoluzione dello schermo è la medesima dei due modelli precedenti, abbiamo uno schermo da 6,29 pollici IPS Full HD Plus, colori non troppo saturi ma assolutamente belli da vedere.

La fotocamera sembra presa in prestito da un top di gamma

Essendo comunque una versione lite del ben più performante MI8 classico, Xiaomi non ha voluto obbligare a troppe rinunce anche gli utenti che acquistano la versione lite, e si evince oltre che dal chipset anche dalla fotocamera. In questo caso il doppio obbiettivo consta di una fotocamera principale da 18 megapixel con apertura f 1. 9, ed una seconda da 5 megapixel con apertura f . 0. Gli scatti vengono abbastanza bene soprattutto in condizioni di luce ottimali, aiutati soprattutto dalla presenza dell’HDR automatico ed anche dall’intelligenza artificiale del processore, che riesce rispetto ad altri modelli a migliorare sensibilmente gli scatti. La fotocamera anteriore invece, incastonata nell’ormai abusato notch che si staglia sullo schermo, è da 24 megapixels.

6 La domanda rimane aperta, quale smartphone dai 200 ai 300 euro comprare?

Dopo aver vagliato tutti i dettagli principali di questi smartphone di fascia medio/bassa ma con un cuore d’acciaio, possiamo sicuramente annunciare il vincitore del nostro confronto. Per noi sbaraglia la concorrenza il furore dalla Cina meno conosciuto, ovvero MI8 Lite. La sua costruzione è decisamente sopra la media per uno smartphone di questa fascia, fotocamera e processore sembrano direttamente presi in prestito da un medio/alto gamma che costa qualche centinaio di euro in piu’. Sulla batteria non ci siamo soffermati piu’ di tanto perché la durata è la capienza sono similari per tutti e tre i modelli. Xiaomi dalla sua ha anche una ottima personalizzazione del device nonostante si parli  sempre di un telefono economico, ed un rapporto qualità prezzo davvero sorprendente. Non è il classico smartphone economico, è sicuramente qualcosa di più. Su Amazon, lo trovate a un prezzo interessantissimo: 230 euro circa, in colorazione nera o Blu Aurora.

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