Quali sono i migliori smartphone pieghevoli sul mercato?

Smartphone pieghevoli

Samsung è il leader indiscusso, ma presto le cose potrebbero cambiare: ecco i migliori modelli di smartphone pieghevoli e cosa aspettarci

Si fa un gran parlare in questi ultimi tempi di smartphone pieghevoli. Si tratta di quella categoria telefonica che prevede uno schermo curvo flessibile e con la possibilità di essere e ripiegato su se stesso o in varie direzioni. Il “la” per questa nuova generazione di telefoni, considerando che è stata la prima anche solo a presentare un modello del genere, altri non poteva essere che Samsung. Il colosso coreano ha dato vita ad un progetto che nel corso del tempo ha preso maggiormente sempre più piede, fino ad arrivare alla concezione di Z Fold come lo conosciamo oggi. Il mercato però attualmente non conta solamente Samsung, e questa guida vi spiegherà quali acquistare e perché.

1 Perché necessitiamo di un telefono pieghevole?

Anni fa questa spedizione tecnologica ai confini della telefonia mobile non aveva eguali, moltissime se non tutte le aziende avevano iniziato a produrre telefoni pieghevoli, ben prima dell’avvento degli smartphone veri e propri. Un esempio su tutti? Motorola, che con la sua serie RAZR aveva conquistato i cuori degli appassionati di tutto il mondo: un design unico che ancora oggi viene ricordato. Nel corso del tempo poi, grazie agli investimenti delle aziende, si è arrivati a telefoni con schermi sempre più grandi, poi siamo passati al borderless e così via. Perché dunque il 2021 ed anche in parte il 2020 sono stati gli anni dei telefoni e smartphone pieghevoli?

La risposta è semplice: esigenze di mercato. Sembra paradossale da affermare se osserviamo gli scaffali dei negozi di telefonia, ricolmi di device che fanno quasi a gara a chi ha lo ha più esteso, contemporaneamente abbiamo una discreta fascia di pubblico che ancora chiede telefoni piccoli e maneggevoli, come accadeva 15 anni fa. A questo punto infatti dobbiamo fare una distinzione netta fra la telefonia pieghevole. Abbiamo infatti telefoni che puntano su uno schermo che si estende una volta aperto, come Z Fold e simili, e telefoni che puntano alla compattezza, come la ri-edizione di RAZR da parte di Motorola che vedremo successivamente. La necessità della clientela è stata variegata da sempre, chi chiedeva telefonia ampia ma con schermi non enormi come un tablet, e chi invece preferiva telefoni compatti da poter utilizzare magari a lavoro senza un ingombro eccessivo.

Il design, un fattore fondamentale

Ciò che ulteriormente ha portato molte aziende più o meno blasonate ad investire in questo senso, è il design. Si fa un gran parlare di gusto estetico, di forme e linee piatte o curve nell’ultimo periodo. Un fil rouge che collega ogni smartphone pieghevole all’altro, sia esso per estensione o compattezza, è che sono dannatamente belli da vedere. Sono eleganti nelle loro linee sinuose, fanno come si suol dire la loro figura. Ecco perché le aziende hanno spinto molto in questo senso, adoperandosi non solo per renderli funzionali, ma anche esteticamente belli da guardare. Un mondo come quello odierno, dove si fa sempre la gara a chi ha più stile, non poteva che trovare terreno fertile anche in questo.

2 Prossime novità Smartphone pieghevoli Samsung

L’azienda coreana non è mai stata a guardare, anzi, ha sempre tenuto il passo specialmente negli ultimi anni. Errori del passato (specialmente sul puntarsi eccessivamente a livello di dinamiche e quant’altro), hanno fatto si che Samsung si buttasse a capofitto dentro a tutto quel che si può pensare in materia di tecnologia, compresi gli smartphone pieghevoli. Per il 2021 è prevista l’uscita di ben 3 modelli diversi che andranno ad aggiornare le 3 serie che sono già presenti, ovvero Fold, Flip e Flip Lite, soprattutto adesso che Samsung ha annunciato di voler interrompere la produzione della storica serie Note, proprio per concentrarsi su questi nuovi device. Vediamo insieme quali sono i prodotti attualmente disponibili sul mercato:

3 Samsung Galaxy Fold, il primo della specie

Primo smartphone pieghevole ad essere ufficialmente presentato ormai 2 anni fa, Samsung Galaxy Z Fold ha fatto parlare di sé fin da subito, se non altro per il suo design unico. Al centro di questo piccolo gioiello di tecnologia troviamo un processore Snapdragon 855, uno dei re della generazione precedente, accoppiato con 12GB di RAM e 512GB di memoria interna purtroppo non espandibile. È uno dei primi device di Samsung a non avere questa caratteristica su cui l’azienda stessa ha sempre puntato molto.

Lo schermo, ovviamente il componente principale di questo telefono, è un SUPER AMOLED a 720ppi di densità, ed una tecnologia di cristalli liquidi flessibili che gli permettono di essere chiuso su se stesso. Tripla fotocamera posteriore, e fotocamera interna nello schermo estensibile, che arriva fino a 7 pollici. Un ottimo telefono se non consideriamo alcuni bug storici che riguardavano principalmente la cerniera di chiusura ed il meccanismo che permetteva al telefono di rimanere saldamente piatto una volta richiuso. È sicuramente un device che nel suo piccolo (grande) talento ha fatto la storia. Un design unico nel suo genere che verrà ricordato per sempre. Samsung ha rischiato molto per costruirlo, rischiando non solo la faccia ma anche i propri denari, ma l’investimento si è rivelato fruttuoso sotto ogni punto di vista.

4 Samsung Galaxy Fold 2, la rivoluzione delle curve

Uscito neanche due anni dopo il suo fratellino primordiale, Samsung Galaxy Fold 2 fin dalla sua presentazione aveva promesso di risolvere alcuni bug storici che avevano afflitto la versione originale, ed in realtà così è stato. Basato su una architettura Snapdragon con il nuovissimo 865, il re della sua categoria almeno fino a questo punto, Fold 2 vanta anche un hardware di tutto rispetto che affianca il mostruoso processore. 12GB di RAM, 256GB di memoria interna non espandibili. È questo un cruccio che ormai molti appassionati di Samsung si sono dovuti far passare, considerando che ormai il trend di moltissime aziende risulta essere questo.

Aumentano anche i pollici dello schermo, sempre un Super AMOLED che passa però ai 6,23 pollici, con ovviamente l’estensione interna data dalla possibilità di aprirlo. Un telefono davvero bello da vedere, compatto nella sua eleganza, non eccessivamente esagerato anche da spento o completamente aperto nel suo essere un ibrido fra smartphone e tablet. Migliorate anche le gestures che permettono una gestione del telefono ottimale, e migliorata anche l’interfaccia scambiabile fra i due schermi, con una cerniera decisamente più resistente della precedente, e che non da alcun problema. Samsung qui ha fatto centro sotto ogni punto di vista, anche nel prezzo, salito a 2.000 euro una volta uscito, ma che ora si trova tranquillamente al di sotto dei 1500, un prezzo onesto se consideriamo che altri top di gamma non vantano costi diversi.

5 Samsung Z Flip, unico nel suo genere

Poteva Samsung stare a guardare anche nell’altro campo che pian piano sta spopolando in materia di smartphone pieghevoli? Assolutamente no, ed infatti per la categoria “shell”, ovvero con meccanismo di apertura a conchiglia, eccovi Samsung Galaxy Z Flip. Un nome un programma, considerando che anche qui Samsung si è decisamente superata nel design e nelle aspettative.  Abbiamo a bordo uno Snapdragon 865 Plus con 8GB di RAM e 256GB di memoria interna non espandibile, che riescono così a sopperire ad eventuali mancanze di memoria, ma anche per non gravare eccessivamente sul sistema operativo.

Lo schermo è un Super AMOLED da 1,60 pollici apribile con meccanismo di chiusura che gli consente di essere profondamente discreto una volta chiuso su se stesso, ed allo stesso modo il meccanismo permette anche di espandere lo schermo a proprio piacimento senza dover necessariamente ricorrere ad un telefono di dimensioni maggiori. Esteticamente disponibile in varie nuances di colori e modelli, Z Flip ed il suo ipotetico ma molto reale successore ha segnato un altro deciso punto di svolta nella telefonia pieghevole, e soprattutto nella sua interfaccia con il pubblico circostante. Un telefono che sotto ogni punto di vista fa dello stupore la sua arma vincente, e del suo voler essere unico un vero e proprio vanto.

Ecco la versione aggiornata, ovvero il fantastico Z Flip 3:

6 Motorola RAZR 5G, il vintage torna prepotente

Nel corso della prima metà degli anni 2000 Motorola se ne uscì con un modello destinato a fare la storia del design ma non solo. RAZR rappresentò una vera e propria rivoluzione estetica e di design nel mondo della telefonia mobile, ma era anche un ottimo telefono sotto ogni punto di vista. Nel 2020 Motorola ci ha riprovato portando questo concetto nel futuro, creandone una versione device digitale sotto ogni aspetto: il RAZR 5G.

Il design esterno è rimasto pressochè invariato, ma all’interno troviamo uno schermo da 2,7 pollici con tecnologia P-OLED che permette al telefono di essere piegato, ma anche di assumere una forma caratteristica che ricorda ovviamente il modello originale. Abbiamo un processore Kryo sviluppato internamente da Motorola, che corre veloce come il vento, un modulo 5G per internet ad alta velocità, ed un chipset Snapdragon 765, non il top ma poco ci manca. 8GB di RAM, 256GB di memoria interna non espandibili per ovvie ragioni, ed un design totale che rimane a metà strada fra il vintage ed il moderno. L’unica nota dolente di tutti questi devices è ovviamente il prezzo, che alza vertiginosamente l’asticella andando a sfondare il muro dei 1.000 euro totali.

7 Cosa ci aspetta nel futuro, e cosa stanno preparando le altre aziende?

Nel corso del 2021 ed anche nella prima metà del 2022 vedremo apparire alcuni devices pieghevoli di grande caratura. Le aziende stanno investendo molto in questo senso, quindi prepariamoci a vederne delle belle. Andiamo ora a vedere nel dettaglio ciò che ci aspetta, così da avere un quadro generale della situazione:

Samsung

Mamma coreana non sta certo a guardare, ed ha ben tre smartphone pieghevoli forti. Parliamo ovviamente della terza serie di Galaxy Fold, ed anche della nuova versione di Z Fold che pare avrà due modelli ben distinti per accontentare tutti quanti. Un connubio fra scienza e tecnologia che Samsung sta portando avanti ormai da molto tempo.

Oppo

Il colosso cinese non sta dietro le quinte, ed a parte aver annunciato moltissimi modelli per questo ed il prossimo anno, ha in cantiere qualcosa di davvero rivoluzionario. Alcuni influencer e giornalisti vi hanno già messo le mani sopra, parliamo del progetto X. Avevamo già visto telefoni Oppo con questa dicitura, ma in questo caso parliamo di un vero e proprio capolavoro di ingegneria nel campo degli smartphone pieghevoli.

Ancora allo stadio di prototipo ma disponibile in via ufficiosa per alcuni selezionati, questo telefono non ha uno schermo apribile, bensì estensibile. Il che significa che la superficie che andremo a controllare si sblocca e può essere allargata fino al doppio della sua dimensione originale. Un telefono che fa quasi gridare al miracolo se ci si pensa, ma allo stesso momento si fa anche caso al fatto che siamo di fronte ad un progetto unico nel suo genere.

Xiaomi

Il colosso “rivale” nel campo degli smartphone cinesi, dopo aver da poco stupito il mondo con la sua nuova serie 11, ha in cantiere un telefono pieghevole davvero particolare. Si chiamerà Mi Flex, e stando ai rumors ed alle immagini che sono circolate in rete, avrà uno schermo che si piegherà su tre lati diversi. Praticamente possiamo accartocciare il telefono su se stesso facendolo divenire uno schermo al 100% esteso su due lati. Non sono ancora chiare dinamiche di funzionamento una volta spento e piegato, ma considerando la follia positiva a cui Xiaomi ci ha abituato, possiamo solo aspettarcene delle belle.

Huawei

Huawei ben prima di Samsung aveva annunciato un progetto. Svelato durante un CEO di un anno e mezzo fa, si chiama Mate X, e promette anche esso di essere unico al mondo. Un pieghevole che a differenza di Samsung si piega verso l’esterno anziché verso l’interno, ma la cosa più rivoluzionaria che Huawei promette è quella di poter utilizzare lo schermo sensibile anche sui lati, inserendo dei veri e propri pulsanti touch che permetteranno di sbloccare funzioni nascoste ed uniche una volta richiuso il telefono. Schermo curvo che grazie ad una tecnologia brevettata si piegherà continuando a rimanere acceso, bypassando così l’ausilio di cerniere di separazione che in Samsung avevano dato problemi sul primo Fold.

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