Materasso antidecubito: come sceglierlo, migliori modelli, prezzi

Materasso antidecubito

Hai bisogno di acquistare un materasso antidecubito e non vuoi rischiare di sbagliare? Ecco la guida all’acquisto completa, con caratteristiche e prezzi

Il materasso antidecubito è un dispositivo medico molto utilizzato negli ospedali e nelle cliniche pubbliche e private. Il suo utilizzo è di fondamentale importanza nel momento in cui si affrontano degenze a lungo periodo, ad esempio dopo aver subito un’operazione o qualora si soffra di patologie ad allettamento prolungato. La particolare struttura del materasso antidecubito fa sì che il ricovero, l’ospedalizzazione o la degenza in casa siano meno sgradevoli. Soprattutto, favorendo un’omogenea distribuzione del peso del corpo, il letto antidecubito previene l’insorgere di altri disturbi, problemi o patologie causate dal lungo periodo di immobilità. Esistono diversi modelli di materasso antidecubito, con caratteristiche e prezzi differenti. Oggi vedremo insieme quali sono le differenze tra le diverse tipologie, i vari prezzi e come sceglierlo in base alle esigenze del degente.

1 Materasso antidecubito | perché si usa

Il materasso antidecubito è fortemente consigliato per chiunque debba passare un lungo periodo a letto. Pensiamo soprattutto alla categoria degli anziani, costretti a letto da patologie invalidanti o semplicemente non più in grado di muoversi in autonomia. Ma un letto antidecubito può servire anche per fasi temporanee della propria vita, per esempio se ci si è sottoposti ad un’operazione chirurgica dal tempo di recupero medio-lungo, oppure se si ha avuto un incidente.

Come dice la parola stessa, il materasso è un dispositivo che serve a contrastare la formazione di piaghe da decubito. Si tratta di lesioni cutanee più o meno gravi determinate dalla continua pressione o sfregamento di alcune parti del corpo sul materasso. Purtroppo, quando si è costretti ad un lungo periodo di immobilità è molto probabile che compaiano queste irritazioni o lesioni.

Infatti, i punti di contatto tra il corpo e un materasso normale tendono ad essere sempre gli stessi, e a lungo andare si sviluppa un’irritazione che poi si trasforma in una vera e propria ferita.  È molto importante prevenire la formazione di queste lesioni, perché si tratta di una patologia dolorosa e anche pericolosa. Se dovessero comparire le piaghette, andrebbero medicate più volte al giorno e trattate con ogni attenzione possibile, per prevenire la loro degenerazione e il sopravvenire di infezioni più gravi.

2 Letto antidecubito | come funziona

Innanzitutto, bisogna specificare che il materasso antidecubito non è un vero e proprio materasso che va a sostituire quello tradizionale. Si tratta piuttosto di un materassino, o di un coprimaterasso, che dev’essere sovrapposto al classico materasso e che quindi va a svolgere la sua funzione alleviante in qualità di “intermediario”. Infatti, il segreto principale del materasso antidecubito è che è appositamente progettato per far si che il peso del corpo venga distribuito uniformemente sulla sua superficie. Si tratta di un vantaggio non trascurabile anche per quanto riguarda l’apparato scheletrico e le articolazioni, che ovviamente risentono di una lunga degenza. In secondo luogo, questa speciale caratteristica fa si che si attutisca notevolmente la pressione effettuata dai punti di contatto del corpo con il materasso. Infatti, l’insorgere delle piaghe generalmente si verifica in quelle zone fisiche contraddistinte da ossa più sporgenti, sottoposte, appunto a maggiore compressione e sfregamento.

Infine, un buon materasso antidecubito garantisce anche una traspirabilità ottimale, e quindi un livello maggiore di igiene a livello cutaneo. Anche quest’aspetto, infatti, è fondamentale per prevenire l’insorgere di spiacevoli controindicazioni da allettamento: mantenere le superfici cutanee perennemente fresche, asciutte e pulite. Il materasso antidecubito favorisce notevolmente l’ottenimento e il mantenimento di queste condizioni, poiché aiuta a contrastare l’accumularsi di umidità e calore.

3 Materassi antidecubito | Differenti tipologie

Sul mercato esistono molti tipi di materassi antidecubito, che differiscono per composizione interna, materiale di produzione, caratteristiche strutturali e, ovviamente, prezzi. In generale, è possibile suddividere i vari modelli disponibili sul mercato in tre grandi categorie: materassi antidecubito in tessuto, ad aria e ad acqua. Come vedremo a breve, ognuna di queste tipologie risponde alle differenti esigenze del degente. Quindi, anticipiamo che non è detto che esista un modello migliore in assoluto.

A prescindere dal modello scelto, tuttavia, è bene prestare attenzione alla composizione del letto antidecubito, nello specifico ai materiali di produzione. La stragrande maggioranza dei modelli reperibili, infatti, è realizzata in PVC, ovvero un tipo di plastica ottenuta dal polimero del cloruro di vinile. Si tratta di un materiale particolarmente funzionale in queste circostanze, perché molto durevole, flessibile e traspirante. A proposito di freschezza e traspirabilità, un altro materiale molto utilizzato per la composizione dei materassi antidecubito è il nylon. Esso è infatti caratterizzato da fibre larghe ed elastiche. Infine, è possibile optare anche per un semplicissimo cotone. L’importante è assicurarsi che si tratti di un tessuto anallergico, traspirante e dalla composizione quanto più possibile naturale.

Materassi antidecubito in tessuto

Più che di materasso o di materassino, in questo caso dovremmo parlare di vero e proprio coprimaterasso. Il più delle volte, infatti, si tratta di un telo elastico ad alta capacità traspirante che deve essere interposto tra il materasso e le lenzuola. Spesso è previsto di elastici angolari per un fissaggio veloce e ottimale. Molti di questi coprimaterassi sono dei dispositivi medico chirurgici o ortopedici. Essi sono appositamente brevettati per garantire una traspirazione ottimale e un’elevata dispersione del calore e dell’umidità.

La composizione di alcuni modelli si articola in più strati. Quelli superiori servono a garantire comfort al tocco e distribuire uniformemente il peso che viene scaricato nei punti di contatto. Gli strati sottostanti, invece, sono pensati per sostenere il carico ed evitare sprofondamenti, di modo da garantire al degente una postura corretta e comoda. Al centro, tra questi due livelli, vi è un vero e proprio cuscinetto d’aria ad alta funzione traspirante. Esso elimina l’umidità generata dal calore e garantisce un costante ricambio d’aria, contrastando l’accumulo e la proliferazione di batteri, acari, muffe e cattivi odori.

Materassi antidecubito in schiuma

Una sottocategoria importante è poi quella del materasso antidecubito in tessuto di schiuma o gel. Si tratta di un materasso antidecubito, dallo spessore di circa 10 cm, costituito da uno strato di foam paragonabile ai materassi memory. Esso è poi rivestito con una fodera amovibile e lavabile, generalmente realizzata in tessuti altamente traspiranti, come il poliestere o il nylon. Si tratta di una buona alternativa che garantisce sia una più omogenea distribuzione del peso corporeo che il mantenimento della zona pulita, asciutta e fresca.

Per quanto il materasso antidecubito in tessuto sia una buona opzione per questo genere di esigenze, la loro azione potrebbe non essere sufficiente. Nei casi di un periodo di degenza molto lungo, questa soluzione, di livello “superficiale”, non scongiura il rischio che sopravvengano piaghe o piccole ulcere.

Materasso antidecubito ad acqua

Si tratta di materassi generalmente realizzati in PVC e caratterizzati da una struttura pneumatica. A colpo d’occhio, sono simili ai materassini da mare o da campeggio. Infatti, la loro struttura interna è suddivisa in più scompartimenti, poi imbottiti con dell’acqua. Essi generalmente sono costituiti da tre sezioni indipendenti, quadrate e pieghevoli (schiena, cosce e polpacci). In questo modo possono essere adattati alla forma del materasso ed essere efficaci e comodi da stesi e da seduti.

Ovviamente, nei modelli più affidabili, ogni impuntura è realizzata tramite una doppia cucitura sigillata che garantisce sicurezza e durevolezza. Infine, il PVC è di per sé un materiale robusto e resistente all’usura, oltre che facilissimo da pulire con qualsiasi tipo di detergente. I materassi antidecubito ad acqua sono un’ottima alternativa ai più diffusi e facilmente reperibili materassi ad aria, che spesso funzionano solo con il compressore esterno. Infatti, l’acqua è l’elemento che garantisce una distribuzione ottimale del peso su tutta la superficie di supporto, più di ogni altro materiale.

L’unico inconveniente di questi modelli è che, per garantire un’imbottitura e un comfort ottimale, potrebbero finire con il rivelarsi pesanti. Il loro peso infatti, può aggirarsi intorno ai 4 kg, considerando i modelli costituiti da parti di aria e di acqua. Inoltre, una “controindicazione” comune è quella di causare un lieve effetto di nausea al degente, proprio come se si trattasse di mal di mare. I modelli migliori, tuttavia, sono provvisti di struttura esterna stabilizzante per ridurre questa sensazione.

Materasso antidecubito ad aria

È sicuramente questo il modello più diffuso e utilizzato, nonché quello ritenuto più efficace per prevenire le irritazioni cutanee dovute all’allettamento prolungato. Realizzato anch’esso in PVC, il materasso antidecubito ad aria possiede, al suo interno, una struttura costituita da centinaia di celle ad aria. A differenza degli altri modelli, questo materasso è intelligente. Possiede, infatti, un sensore che rileva le informazioni e le trasferisce al compressore esterno, quasi sempre venduto insieme al dispositivo medico. In questo modo, il materasso rileva continuamente e autonomamente i punti di pressione esercitata dal corpo. Così, effettua un lavoro costante di gonfiaggio e sgonfiaggio delle celle d’aria a seconda della necessità.

Questa specie di intelligenza artificiale, in grado di rimodularsi in continuazione in base ai movimenti del paziente, è ottima. Infatti garantisce una continua redistribuzione del peso, e quindi aiuta molto a scongiurare la comparsa di irritazioni cutanee o piaghe. Ovviamente, di questo incessante lavorìo del compressore beneficiano anche le articolazioni del corpo. Tanto che questo dispositivo è vivamente consigliato anche per chiunque debba affrontare un processo di riabilitazione motoria o muscolare.

4 Materasso antidecubito | Come sceglierlo

Occhio al compressore

Se decidete di optare per un materasso antidecubito ad aria, il compressore è a tutti gli effetti parte integrante di questo dispositivo medico. Il suo ruolo è quindi fondamentale per il corretto funzionamento dello stesso. Vi consigliamo quindi di informarvi bene sulle sue proprietà e caratteristiche prima di procedere all’acquisto e di non cercare di risparmiare su sicurezza e affidabilità. Esso è collegato al materasso tramite un tubo d’aria e funziona tramite energia elettrica.

Un compressore può generare una pressione che può essere continua o alternata, a seconda dei modelli. Sicuramente, i compressori a pressione alternata sono i più indicati. Questo perchè, appunto, alternano cicli di pressione, stimolando la muscolatura e obbligando il corpo a scaricare il peso in punti sempre diversi. La durata di ogni ciclo oscilla tra i 5 e i 15 minuti. In questo arco di tempo il compressore gonfia e sgonfia in continuazione parti sempre differenti della superficie d’appoggio.

Altro fattore determinante è poi la presenza o meno di una manopola che permetta di regolare la potenza della pressione. Essa dovrebbe dipendere dal peso del paziente, per garantirgli un supporto ottimale. Bisognerebbe scegliere un modello la cui potenza garantisca una portata almeno pari a 5 o 6 litri al minuto, ancor meglio se superiore. Infine, ricordiamoci che questo dispositivo dovrà restare acceso praticamente in continuazione: accertatevi perciò che si tratti di un modello relativamente silenzioso. In generale, intorno ai 220-240 V si tratta di un prodotto dalla rumorosità accettabile, che si aggira intorno ai 30 dB.

Dimensioni e portata

Esistono materassi antidecubito dalle dimensioni più disparate. Generalmente sono materassi a piazza singola, e quindi sono ampi circa 95 cm. Per quanto riguarda la lunghezza, dipende davvero dai casi: un buon materasso dovrebbe essere lungo almeno 2 metri, per garantire una copertura ottimale. Meglio ancora sarebbe optare per un modello con le estremità piatte e sporgenti, che può raggiungere anche i 3 metri di lunghezza. In questo modo è possibile agganciarlo bene sotto il letto tradizionale e scongiurarne spostamenti.

Sullo spessore, non c’è tantissimo da dire: generalmente, più alto è il materasso, maggiore è il comfort che può garantire. Al massimo, in questo caso sarà solo un po’ più scomodo da trasportare da una stanza all’altra. C’è da dire però che lo spessore è un fattore troppo strettamente correlato alla tipologia di materasso scelta e alla sua composizione. Per questo motivo è davvero difficile fare paragoni. In conclusione, occhio alla portata massima. Infatti, un dispositivo robusto, durevole ed efficace è in grado di supportare 100- 130 kg di peso. Vi consigliamo di non scendere al di sotto di questo valore.

La caratteristica più importante di tutte, però, è quella che riguarda la sicurezza del dispositivo. Bisogna accertarsi, cioè, che il materasso antidecubito ad aria sia realizzato in materiale ignifugo. È fondamentale per scongiurare il rischio d’incendio in caso di malfunzionamento. Meglio ancora se il compressore è dotato di salvavita, e si spegne in automatico in caso di guasto, cortocircuito o altri imprevisti.

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