Quali sono i televisori con i migliori colori? Ecco la nostra classifica, tra Samsung (top), LG, Sony e qualche sorpresa.
Ok, in ogni recensione di televisore sentiamo parole come “cromatismo” e “realismo”, ma di cosa si tratta esattamente? E soprattutto, quali sono le caratteristiche principali da guardare se si cerca un televisore che supporti bene questo specifico aspetto? Di seguito, troverete una classifica dei “migliori tv per la resa dei colori” ma non solo! Vogliamo anche spiegarvi un paio di cose. Andiamo a scoprirle insieme.
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1 Che cosa si intende per realismo cromatico?
Quando si parla di colori nell’ambito degli schermi, siano essi per televisori, tablet o smartphone, spesso si tralascia un aspetto fondamentale, ovvero la calibrazione e la resa dei colori stessi. Per intenderci, per quanto possiamo apprezzare un telefono con colori molto saturi (ovvero marcati), non sarà sicuramente fedele all’immagine reale o al video che stiamo osservand. E qui arriviamo al problema di calibrazione. Di contro un’immagine poco nitida, quasi scura e con toni poco accesi non restituirà certo i colori in maniera naturale. Al massimo ne gioverà il nostro occhio, che si sentirà meno stanco.
Il concetto è molto semplice: quando si parla di realismo cromatico ci si riferisce alla scala di colori e della loro relativa calibrazione. L’obiettivo è sempre quello di avere l’immagine il più fedele possibile alla sua controparte osservata con occhio “umano”. L’occhio umano percepisce una gamma di colori immensa, ed i tecnici delle varie aziende stanno studiano metodi e tecnologie per il realismo cromatico che eguagli la nostra visione. Per realismo cromatico, grossomodo, ci si riferisce a questo.
2 Spettro cromatico e intervalli: sono importanti?
Immaginate uno schema triangolare, nel quale possiamo inserire tutte le spettrografiche cromatiche che esistono in natura. Si utilizzano i colori primari ma anche le loro sfumature. A seconda di dove si sposterà il nostro indicatore, avremo una chiara idea di ciò che la foto o il video che stiamo osservando abbia come base. Ovviamente sui televisori tutto questo è gestito completamente in automatico. Nel campo della fotografia il risultato e le combinazioni sono ben diverse. Abbiamo in gioco molti più fattori, considerando che gli obbiettivi delle macchine scattano in intervalli cromatici specifici (iPhone, per dire, utilizza filtri ed obbiettivi che coprono molti più intervalli di colore rispetto ad Android). Questo cambierà non solo la nostra percezione della foto o del video, ma anche la sua resa cromatica finale.
3 Perché è importante avere uno schermo calibrato?
Un buon televisore, così come un ottimo telefono, devono necessariamente avere uno schermo che rispetti certi intervalli di calibrazione, così da non affaticare l’occhio in alcun modo durante la visione, ma neanche coprire o oscurare alcuni intervalli cromatici impedendo una visione chiara di ciò che stiamo osservando. Se vogliamo la migliore qualità visiva o se vogliamo mantenere fede alla scelta di un regista mentre guardiamo un suo film, allora serve uno schermo calibrato in maniera eccellente o calibrabile manualmente. Poi certo comprate pure uno dei migliori tv per la resa dei colori, ma se non calibrate giusto, buttate a mare tutte le potenzialità del pannello.
Nel caso dei telefoni questa operazione è più complessa perché i display non sono calibrabili come i TV, ma si va a forzare un intervallo di colori predefinito permettendo all’immagine di adattarsi tramite un filtro. Esistono però telefoni con schermi di architetture particolari, che riescono a rendere la calibrazione quantomeno soddisfacente anche in modalità manuale.
4 Quali specifiche bisogna osservare se si cerca un televisore con fedeltà cromatica?
I televisori, l’abbiamo detto e ripetuto, non sono tutti uguali: ognuno copre una o più aree specifiche. Chi si concentra sui colori (Samsung) e chi sul sonoro (TCL), chi fa della fedeltà video la sua bandiera (Panasonic) e chi si accontenta di grandi dimensioni. Sostanzialmente quando si acquista un nuovo televisore, bisognerebbe far fronte ad alcuni parametri vitali, che spesso i tecnici o i commessi non dicono o reputano meno importanti di altri:
1 – La calibrazione primaria e quella a posteriori: ovvero quanta fedeltà cromatica esiste sullo schermo in modalità default, e quante possibilità di entrare all’interno dei menù di personalizzazione ci viene data. Non basta modificare la temperatura o avere filtri pre-confezionati per rendere le immagini diverse. Se un televisore viene definito cromaticamente fedele, dobbiamo poter cambiare tante impostazioni.
2 – Il Color Gamut, ovvero lo spazio colore: Stiamo facendo riferimento ai famosi intervalli cromatici di cui parlavamo prima, ovvero la capacità dello schermo di adattarsi o di modificare automaticamente l’immagine a seconda dei filtri o degli intervalli che sono stati utilizzati per girare quel film o programma televisivo. Molti televisori con realismo cromatico sono dotati di Wide Color Gamut, ovvero una specifica che permette di mantenere elevati alcuni standard decisi dalle aziende e non solo. I bit del pannello sono essenziali per misurarne il Gamut, così come specifiche quali il DCI P3 (ovvero quella resa basica che viene interpolata con la resa di uno schermo cinematografico), o altri standard.
3 – Il volume del colore: ovvero la densità ma anche la qualità dei pixels in relazione alla temperatura del colore ed alla sua azione sul contesto che stiamo osservando. Le temperature possono essere manuali o automatiche, a seconda del televisore e della sua architettura di base.
4 – In ultimo il brand: Esistono marche di televisori e brand di conseguenza, che hanno dedicato la loro intera storia tecnologica a far si che temperature, colori e fedeltà cromatica fossero ai massimi livelli. Quando si acquista un televisore per questo motivo dunque, è bene osservare tutto quanto, non solamente le specifiche ma anche il brand e la sua storia.
5 1° POSIZIONE – Tv Sony XG95: una fedeltà che difficilmente troverete in giro
Ad oggi, il processore che è stato progettato ed inserito negli ultimi modelli Sony, ovvero l’X1, è in assoluto il migliore per la resa e per la modifica in corner delle immagini. Parliamo di un processore potente ma allo stesso tempo versatile, che riesce a rendere ciò che osserviamo spaventosamente fedele all’originale in natura. Questo modello in particolare, ovvero l’XG95, vanta non solo una fedeltà estrema per quanto riguarda i colori, ma anche alcune caratteristiche e skills accessorie che lo rendono unico.
Parliamo di un pannello disponibile da 55 fino ad 85 pollici di diagonale, con un prezzo che parte da 1500 euro a salire. Risoluzione 4K UHD con High Dynamic Range integrato, il che significa che le immagini vengono modificate e calibrate automaticamente dal processore X1. Il Dynamic Range fa si che l’HDR, ovvero l’auto settaggio delle immagini sia ottimo in tutti i sensi, sia in scene buie che luminose. Full Array e Local Dimming di prima qualità costruiti da Sony, e che permettono ai pixels non di spegnersi se attraversati da una luce nera, ma di colorarsi, rendendo i neri profondi per una profondità di campo d’alto livello.
Display TRILUMINOS per avere una gamma cromatica ampia. Poi c’è il Ray Tracing per le immagini in movimento, ed un Wide Angle rinominato X in relazione al processore, che rende gli angoli di visione perfetti da ogni sezione lo si osservi. Capolavoro. Il miglior tv per la resa dei colori? Probabilmente sì, e contiamo la qualità in rapporto al prezzo.
6 2° POSIZIONE – Tv Samsung QLED Q90R: secondo posto, ma di pochissimo
Samsung è un’altra azienda che come si suol dire ama i rischi; ama gettare il cuore oltre l’ostacolo, soprattutto quando si parla di pannelli e resa cromatica. La sua serie QLED 2019 è fra le più alte del mercato, anche se come fedeltà del display vi sono alcuni brand che recano più punti sul tabellone. In questo caso parliamo del Q90R, uno dei re di questa categoria. Il contrasto nativo permette neri veramente profondi, ed una resa delle immagini ottima, anche se vincolata ad una luce esterna non troppo invadente. Non male anche le scale di grigi, non troppo profonde e per niente illuminate grazie alla tecnologia QLED.
Ottimi anche gli angoli di visione grazie all’Ultra Wide Angle che Samsung ha sparpagliato un po’ ovunque sui suoi nuovi televisori. Ottimo anche il Dimming, nonostante qualche deficit nelle scene più caotiche. Ottimo anche il design grazie al piedistallo centrale, e bene anche il color gamut, anche se dagli articoli che si possono leggere, pare che soffra un po’ sui toni del blu troppo accesi. Significa che il suo spettro cromatico non è del tutto completo ma presenta delle lacune. Tuttavia, considerando il prezzo (1600 euro), non è affatto male.
Parliamo di uno schermo con un Full Array da 16x, il che significa una resa cromatica e di contrasti alta. Bene la risoluzione 4K UHD integrata e un HDR Quantum 2000 che rende la saturazione dei colori fedele al 100% anche in scene con tantissimi dettagli. Realismo cromatico assicurato.
7 3° POSIZIONE – Tv LG B9 OLED: la fedeltà ha un prezzo ed un nome
Quando si parla di OLED, si sa, si parte avvantaggiati. Gli schermi, o meglio, il tipo di pannello brevettato e progettato da LG mantiene una fedeltà cromatica senza precedenti. Anche in una versione economica come questo LG B9 che presentiamo adesso. Essendo un OLED LG a bordo troviamo il nuovo processore A7 con Intelligenza Artificiale integrata. Questi processori sono progettati con una architettura Deep Learning di prima categoria. Un TV come questo è letteralmente in grado di imparare ciò che gli viene insegnato. Impressionante!
Lasciando le immagini in automatico senza bisogno di personalizzazione i risultati sulla resa cromatica arrivano da soli. Una macchina come questa la definiamo economica perché pur essendo un OLED il prezzo si aggira attorno ai 1300 euro. Cifra onesta se consideriamo che esistono pannelli LG OLED che possono costare anche il doppio. Neri e grigi perfetti, HDR automatico eccelso anche in condizioni di poca luce, spettro cromatico completo in fase di post calibrazione. Soffre leggermente quando si parla di impostazioni di default (escluso il lavoro della AI). Grazie però alle opzioni e soprattutto al processore integrato (con AI, lasciatela carburare!), il tutto comincerà a stupire. Ottimo Wide Color Gamut, ma essendo un OLED c’è un rischio di Burn-in. Tranquilli però: abbiamo ben 4 strati di pixels uno sopra all’altro, che ovviamente non vengono mai utilizzati tutti insieme. In teoria, i rischi dovrebbero essere limitati.
8 4° POSIZIONE – Tv Sony OLED AF8 e AF9: the Toxic and Winning Twins
Se si parla di migliori tv per resa dei colori, non possiamo includere un altro Sony. Questa accoppiata di due schermi (AF8 e AF9) , molto simili nelle caratteristiche, occupano il quarto posto della nostra classifica per un semplice motivo: costicchiano. Parliamo di televisori che vengono affiancati alla fascia media, ma che vengono venduti a 2300 euro di base per andare a salire. Al di là del prezzo alto, parliamo di OLED 4K con HDR automatico di eccelsa fattura, con neri profondi e colori gestiti alla grande dal processore in ogni situazione.
Anche i grigi non sono affatto male, abbiamo un ottimo Color Gamut ma soprattutto una buona calibrazione di default. Come per lo schermo precedente purtroppo, gli OLED hanno questo picco di rischio per il Burn-In dei pixels. Se cercate però quella soluzione che sia a metà strada fra il bello ed il funzionale, potrebbe essere la vostra scelta migliore. AF8 e AF9 sono i migliori tv per la resa dei colori? Se non guardate il prezzo, assolutamente sì.
9 5° POSIZIONE – Tv Philips 6800: l’alternativa economica
Volete uno schermo con fedeltà cromatica elevata ma che non vi costi un occhio della testa? Philips ha pensato a voi. La fedeltà dei colori è sempre stata un pallino per l’azienda e questo 6800 è all’altezza delle aspettavive. Parliamo di uno schermo da 55 pollici 4K UHD con HDR automatico classificazione 10+, con un bilanciamento dei colori eccelso per essere uno tv di fascia media. A bordo abbiamo anche SAPHI, il nuovissimo menù e gestionale Philips, veloce, intuitivo (qualcuno però, si è lamentato sulle compatibilità). Abbiamo Alexa e Google Assistant.
Bella la illuminazione ambientale personalizzabile con Ambilight, Dolby Surround integrato con Dolby Atmos e la feature Pixel Precise brevettata da Philips. Questo permette al televisore di rendere i pixels adattivi all’immagine, rendendo così la visione davvero stupefacente sotto ogni aspetto. Buono anche il Dimming pur non potendo sperare in qualcosa di fuori dal comune, così come sono buoni i neri leggermente meno i grigi data la natura del pannello. Si tratta di una ottima alternativa sia per chi non vuole spendere cifre troppo alte, ma anche per coloro che sono alla ricerca di uno schermo secondario per la cucina o per la stanza da letto. A noi piace sempre molto tv Philips e sulla resa dei colori combatte ad armi pari con i più grandi.