Forma e sostanza: consigli su come fare foto di architettura 

Come fare foto di architettura

Ti spiego come fare foto di architettura formalmente corrette attraverso le giuste tecniche, strumenti e consigli strategici.

Se hai intenzione di metterti nella giusta prospettiva tecnica e creativa e vuoi sapere come fare foto di architettura corrette, sei nel posto giusto. La fotografia di architettura può sembrare una materia difficile. In realtà con qualche dritta e la giusta attrezzatura si può riuscire in tutto. Troverai consigli pratici, fotocamere, obiettivi e accessori fotografici ideali per foto di architettura. Continua a leggere.

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1 Fotografia d’architettura: cosa devi sapere prima di scattare

Pensare alla fotografia d’architettura può dare come la sensazione di una disciplina fredda e rigorosa. In parte questo è vero, tuttavia l’effetto finale di molti scatti del genere comunica anche un’idea di armonia. Forme, volumi e colori ci parlano dell’abilità di un progettista e talvolta ci fanno anche scoprire prospettive (è il caso di dirlo) inedite. Quando si parla di fotografare l’architettura bisogna sapere che in questa categoria sono comprese:

  • immagini di edifici riprese dall’esterno, così come gli interni
  • scatti ai modelli in scala dei progetti da costruire, in corso d’opera o finiti
  • immagini che documentano le varie fasi di realizzazione 
  • foto-riproduzioni di bozzetti e disegni tecnici, specie se di valore.

In questo contesto la foto di architettura serve soprattutto in settori come quello dell’industria dei componenti edilizi e in ambito commerciale o aziendale. Cioè diventa un mezzo per i progettisti, che così possono diffondere la loro opera e le loro capacità attraverso le immagini.

Ma non è tutto qui: questo tipo di fotografia si è affermata anche nel campo dell’arte visiva. Molti linguaggi della fotografia contemporanea, più o meno sperimentali, sono derivati dalle immagini di architettura. Che in questo modo spesso si caricano di potenza evocativa. Dunque si tratta di un genere molto versatile e decisamente meno austero di quello che possa sembrare a primo impatto.

2 Consigli fotografia d’architettura: qual è l’approccio migliore?

La fotografia architettonica senza dubbio ha bisogno di regole compositive nette e strutturate: le linee devono cadere dritte, le fughe prospettiche vanno razionalizzate, si devono leggere particolari costruttivi interessanti, il tipo di materiali adoperati e magari anche il contesto.

Se sei in cerca di consigli per la fotografia d’architettura, e su come approcciarti ad essa, però non trascurare l’istinto. Avere una propria visione può aiutare a restituire gli intenti comunicativi ed espressivi di un’opera. Inoltre bisogna soffermarsi anche sui dettagli, facendo scoprire a chi guarda le foto in che modo essi sono anche il riflesso della struttura principale.

Quando fotografi un interno, tieni presente che dentro l’inquadratura dovrebbe essere compresa sia una porzione di pavimento che una del soffitto. Come fare? Fotografa con un treppiede, fissa la fotocamera a un’altezza che potrebbe essere all’incirca la metà di quella dell’intera stanza. A tal scopo prendi come riferimento il piano di un tavolo, o di un mobile, se presente nei paraggi. Vedrai che in questo modo sarà facile ottenere delle immagini corrette, comprensive di tutti i particolari. Degne di una copertina prestigiosa, come quelle di AD, Abitare o Casabella. Sì è vero, molte delle più grandi riviste di architettura sono nate in Italia.

3 Obiettivi per foto di architettura: i migliori da avere nel proprio kit fotografico

consigli per realizzare foto di architettura corrette e affascinanti non sono ancora finiti. Passano obbligatoriamente dalle ottiche fotografiche. Le lenti giuste sono sempre importanti, però gli obiettivi per foto di architettura migliori fanno davvero la differenza.

Caratteristica fondamentale per accessori del genere deve essere la capacità di ridurre al massimo le aberrazioni. Soprattutto quelle che riguardano le linee parallele e perpendicolari. Da questo punto di vista sembrerebbe che le ottiche grandangolari dovrebbero essere bandite. Eppure sono quelle che riescono ad includere un maggior campo visivo. Ecco dunque che entrano in gioco adattatori e obiettivi basculanti. Vediamo qualche esempio.

Samyang Obiettivo 24 mm f/3.5 ED AS UMC Tilt-Shift per Canon

fotografi di architettura che hanno maturato un po’ di esperienza prediligono gli obiettivi tilt-shift. Cosa sono? Si tratta di ottiche in grado di effettuare movimenti indipendenti sia sull’asse verticale (tilt) che orizzontale (shift). Ciò significa che le aberrazioni prospettiche possono essere corrette ed equilibrate. Il Samyang  24 mm f/3.5 ED AS UMC, qui proposto con attacco Canon, è una delle lenti compatibili tilt-shift più acquistate, anche online.

Può essere usata con apparecchi APS-C e full frame e permette un basculaggio da -8,5 gradi a +8,5 gradi sul piano focale. Così come un decentramento sul piano dell’asse ottico compreso in un’escursione che va da + 12 mm a -12 mm. Al livello dell’attacco si può ruotare fino a 90 gradi, passando da 30 gradi e 60 gradi. La progettazione del gruppo ottico interno ovviamente riduce le aberrazioni, anche a livello di dispersione. Così che pure la resa cromatica possa essere ineccepibile. Il trattamento UMC consente la miglior distribuzione della luce in entrata, per ottimizzare anche la resa dei contrasti. Con un obiettivo come questo si possono anche ottenere quegli effetti caratteristici che fanno sembrare le foto dei modellini. Produce un morbido bokeh dietro soggetti perfettamente a fuoco.

Canon Obiettivo EF 14 mm f/2.8L II USM

Se la tua esperienza come fotografo d’architettura è in via di formazione, e ancora non te la senti di acquistare un obiettivo decentrabile, ci sono buone alternative. Tra di esse il Canon EF 14 mm f/2.8L II USM. Sebbene con un grandangolare come questo si debba cedere un po’ il passo alla distorsione ottica, quella che avrai sarà sicuramente una lente professionale di gran qualità. E poi ci sono sempre i programmi di post produzione, pronti a dare una mano.

L’apertura f/2.8 permette di far entrare molta luce, rendendo l’obiettivo sfruttabile anche quando questa cala. E anche in grado di creare un morbido effetto sfocato alle spalle dei soggetti principali. Se vuoi imparare come fare foto di architettura d’interni o di grandi costruzioni da breve distanza, il 14 mm è perfetto. Dotato di tecnologie e rivestimenti di ultima generazione, che hanno lo scopo di sfruttare al meglio ogni singolo fascio luminoso utile, schermando i riflessi indesiderati e trasformando il tutto in immagini di alta definizione.

Nikon AF-S ED VR Nikkor Obiettivo 16-35 mm f/4 G

Dopo aver parlato di prodotti per fotocamere Canon, o campatibili, ecco una lente per Nikon. Adatto all’impiego con macchine a pieno formato, il Nikon AF-S ED VR Nikkor Obiettivo 16-35 mm f/4 G ha la particolarità di essere stabilizzato (VR). Ciò gli consente di restituire immagini estremamente nitide e a fuoco, caratteristica imprescidibile della fotografia d’architettura. Abbastanza conveniente anche dal punto di vista del prezzo, si rivela un’ottica anche assai versatile, non solo per il fotografo di architettura. Infatti soddisfa le esigenze anche dei paesaggisti, di chi si occupa di still life o di fotografia di prodotto e di ritratto

FOTGA M42 Mount Lens anello adattatore per fotocamere Fujifilm X-Series

Sono in molti a usare le macchine fotografiche Fujifilm. Considerate le migliori mirrorless APS-C sul mercato, possono benissimo essere sfruttate anche dai fotografi di architettura. In che modo? Con un adattatore per ottiche tilt-shift come il FOTGA M42 Mount Lens. Compatibile con tutte le camere Fuji della nota serie X, è facile da montare sulla baionetta. Permette di utilizzare anche alcune lenti native per macchine analogiche, funzionanti anche con fotocamere digitali. L’anello adattatore ha impressi sulla calotta dei numeri che servono all’utente per tenere sempre sott’occhio l’inclinazione e il basculaggio dell’obiettivo che vi verrà agganciato.

Fotodiox Pro TLT ROKR adattatore per lenti Tilt-shift compatibile con obiettivi Canon EOS EF, EF-S e Sony E-Mount

Molto interessante il Fotodiox Pro TLT ROKR: utilizzato con lenti Canon attacco EF o EF-S oppure Sony E-Mount, permette di effettuare alcuni movimenti. In particolare uno spostamento e un’inclinazione di 10 gradi da sinistra a destra e dall’alto in basso. Così che molte aberrazioni prospettiche date dalle lenti comuni possano essere corrette. Dall’altro lato è possibile che alcune funzionalità automatiche presenti sulle ottiche siano invalidate. L’uso di un adattatore resta tuttavia un’ottima soluzione quando non si vuol acquistare direttamente un’ottica basculante. Rende versatile il corredo che già si possiede.

4 Altri trucchi fotografia d’architettura

Per fare buone foto di architettura non accontentarti del primo punto di vista che trovi: gira intorno a palazzi, monumenti, piazze. Cerca una visuale interessante, anche inedita. Insomma non accontentarti della classica foto cartolina, pur rispettando i canoni relativi a come si devono fare foto di architettura.

Fatti aiutare anche dalla luce: spesso i giochi di chiaroscuro, con le ombre e le parti esposte, aiutano a definire in un istante l’intento progettuale o i volumi di un’opera. La luce dell’alba o del crepuscolo è in genere la migliore per lo scopo. Inoltre, se accetti di sottoporti a una levataccia, puoi avere anche il vantaggio di fotografare luoghi esterni senza persone. Se fai caso a gran parte della produzione di foto architettoniche, vedrai che spesso sono prive di presenza umana. Qualora preferissi dormire, sappi che utilizzando un treppiede fotografico e impostando la fotocamera con tempi lunghi, hai buone possibilità di eliminare comunque i passanti.

Se vuoi fotografare dei dettagli immersi in un contesto, preferisci uno zoom come obiettivo. Se ti avvicini tu al soggetto, potresti ottenere immagini poco corrette dal punto di vista formale. Ricche di aberrazioni prospettiche.

Nonostante tutta la tua creatività, se stai leggendo questa guida perchè vuoi sapere come fare foto di architettura corrette, ti capiterà di scattare la classica immagine frontale. Per accertarti che sia perfettamente dritta, oltre a utilizzare la griglia presente nel mirino della maggior parte delle fotocamere digitali, devi dotarti di una bolla. Molti cavalletti ce l’hanno integrata sulla testa, altrimenti puoi acquistare una bolla da inserire nella slitta del flash.

Alti grattacieli e poco spazio per immortalarli? Se non è proprio possibile dare la priorità alle linee verticali dritte, accentua la prospettiva convergente. Attenzione: usa questo metodo senza abusarne e solo quando effettivamente si capisce che non potevi fare altrimenti.

Soprattutto per ciò che riguarda gli esterni cittadini, può essere un’idea vincente fotografarli con l’illuminazione artificiale notturna. Può conferirgli proprio quel carattere urbano che magari è anche l’essenza del progetto.

Quando scatti in un interno ti troverai di fronte a due problematiche tipiche: il forte contrasto tra la luce interna e quella esterna che filtra dalle finestre o altre aperture. E la temperatura colore mista delle dell’illuminazione. Infatti potrebbero esserci delle lampade accese, quindi fonti artificiali, e sempre la luce naturale che filtra. Sappi che molto probabilmente dovrai equalizzare in post produzione questi valori. Se la tua fotocamera ha delle impostazioni relative all’HDR, queste possono venirti in aiuto, sempre però sfruttandole con parsimonia.

Sempre nel caso di scatti in ambienti interni, presta moltissima attenzione alla disposizione degli oggetti e accertati che tutto sia in ordine. Cerca di fare in modo che nell’inquadratura tutto sia in armonia, scatta da tutti gli angoli della stanza.

5 Qualche accessorio utile

Non c’è una fotocamera in particolare da consigliare per foto d’architettura, una risoluzione dai 24 Megapixel in su chiaramente può aiutare. Questo alla luce del fatto che si tratta di un genere in cui dettagli e soggetti devono essere definiti al meglio. Inoltre non di rado potrebbero chiederti delle stampe delle immagini. Piuttosto prendi in considerazione la necessità di un buon treppiede. Te ne consiglio uno adatto, leggero per chi si sposta spesso o viaggia. Però comprensivo di una testa particolarmente adatta allo scopo della ripresa architettonica.

Manfrotto MKCOMPACTADV-BK Treppiede serie Compact con testa a tre vie

Ottimo rapporto qualità/prezzo per il Manfrotto MKCOMPACTADV-BK Treppiede serie Compact con testa a tre vie. Da un marchio che è una garanzia del settore, un accessorio leggero e dotato di una testa perfetta per sfruttare tutti i punti di vista di una scena e di una struttura. Infatti gli snodi indipendenti permottono al fotografo d’architettura una gestione del tutto personalizzata dell’inquadratura. Perfetto se associato a un’ottica di tipo tilt-shift.

Il treppiede è venduto con inclusi diversi tipi di complementi, a scelta: un attacco per smartphone, dei filtri gelatina colorati, un telecomando wireless oppure un mini cavalletto da scrivania. Sempre inclusa, invece, una pratica custodiaper poter trasportarlo ovunque. Estendibile fino a 165 cm, grazie alle zampe a 5 sezioni in alluminio.

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