Meglio Yamaha MusicCast o Sonos One? Ecco una recensione dei due speaker MusicCast Yamaha 20 e 50 per capire pregi e difetti!
Mai come in questi anni si può parlare di epoca dello speaker! Non allarmatevi: casse, altoparlanti e impianti Hi-Fi canonici resisteranno al terremoto scatenato dai moderni diffusori, ma bisogna prendere atto che la qualità di questi dispositivi è sempre più elevata. In tal mare magnum di speaker che spuntano come funghi ci sono marchi che stanno invadendo il mercato con le loro proposte: Sony, JBL, Bose e Libratone sono alcuni nomi tra i più importanti, mentre i Sonos One sono senz’altro il prodotto più venduto.
A mettere in discussione il primato Sonos One ci sta però pensando Yamaha, con i MusicCast 20 e 50, due speaker moderni e innovativi, adatti alle esigenze sempre più complesse degli utenti e caratterizzati da un design molto accattivante (soprattutto i MusicCast 50). Non vi resta che leggere la recensione per capire se Yamaha MusicCast 20 e Yamaha MusicCast 50 facciano al vostro caso e quale dei due può essere più vicino alle vostre necessità !
1 Yamaha MusicCast 20, il design “tipico†degli speaker
A livello estetico lo speaker Yamaha MusicCast 20 ripercorre quelle che sono le linee guida degli speaker di ultima generazione. La sua forma circolare ricorda le produzioni Libratone, Sony e Echo ed è progettata per poter diffondere la musica a 360 gradi in modo da garantire onde sonore per tutta la vostra stanza. Lo speaker Yamaha MusicCast 20 è disponibile in due colorazioni, bianco e nero. Sulla parte superiore è posizionato un elemento touch con tutta la gamma di controlli: l’accensione, la connessione bluetooth, la connessione wireless, i regolatori del volume e gli start and stop. Sul retro invece troviamo una piccola apertura che permette di appendere il diffusore al muro. Grazie a questo espediente lo speaker potrà apparire poco ingombrante ed anche esteticamente gradevole, ovunque lo si venga posizionato. Anche le dimensioni veramente ridotte fanno di questo dispositivo un ottimo complemento d’arredo (è dotato anche di funzione sveglia!): 15 x 18,6 x 13 per un peso di 2,2 kg. La confezione contiene alla consegna lo speaker, i cuscinetti antivibrazione, il cavo di alimentazione e la guida rapida.
Wireless e Bluetooth, connessione garantita
Lo speaker Yamaha MusicCast 20 chiaramente rispetta le caratteristiche imprescindibili degli altoparlanti di nuova generazione e quindi è predisposto per la connessione sia wireless che bluetooth. Questo grazie alla tecnologia MusicCast che permette l’accesso a tutti i principali servizi di musica in streaming, come Spotify, Tidal, Deezer, Pandora e Napster. Quando parliamo di Music Cast ci riferiamo a ciò che la stessa azienda Yamaha ritiene “la massima espressione della tecnologia audioâ€, quindi senza dubbio un viatico di alta qualità che consente all’ascoltatore di immergersi nel suono della propria musica preferita coniugando qualità e facilità di accesso. Tale soluzione è per questo motivo utilizzata da Yamaha su tutti i propri dispositivi di ultima generazione come Soundbar, Speaker e Sintoamplificatori. Un’altra funzionalità da non dimenticare è la possibilità , grazie al Bluetooth, di potersi connettere a dispositivi esterni targati Apple (smartphone o tablet). Il diffusore è anche predisposto per potergli abbinare altri device audio, sempre tramite connessione Wifi o Ethernet. In questo modo sarete in grado di ricreare una sorta di mini impianto Hi-Fi utilizzando altri speaker sia della Yamaha sia di altri marchi.
Suono ottimale, potenza garantita
Nonostante le piccole dimensioni del dispositivo lo speaker Yamaha MusicCast 20 garantisce un suono pulito, gradevole e molto potente. Questo è possibile grazie ad una potenza massima in uscita di 40 watt, risultato di un doppio woofer passivo (dimensione 9 cm) da 25 watt e un tweeter (dimensione 1,3 cm) da 15 watt. L’ideale è riuscire a completare lo speaker con un altro altoparlante Yamaha. In questo modo si po’ ottenere un audio reale e profondo che poco ha da invidiare a impianti Hi-Fi ben più strutturati.
Difetti: pochi ma ci sono
Ed eccoci al trafiletto più difficile da compilare: i difetti. Sia ben chiaro stiamo parlando di un prodotto di ottima fattura ed assolutamente consigliato ma esistono un paio di appunti da fare. La prima problematica, riscontrata anche dagli utenti Amazon che hanno rilasciato feedback, è la mancanza di un sistema intelligente integrato. Quindi non è possibile eseguire comandi vocali. C’è però una via di uscita legata alla compatibilità del dispositivo ad Alexa e a Google Assistant. Quindi non sarà immediato per voi giocare con i comandi vocali se prima non avrete connesso lo speaker ad un altro dispositivo dotato di software Alexa o Google Assistant. Un altro piccolo difettuccio dello speaker Yamaha MusicCast 20 è l’app non ancora del tutto ottimizzata. Potrebbe capitare durante l’utilizzo di scontrarsi con dei bug fastidiosi oppure non essere in grado di regolare contemporaneamente il volume di due speaker (nel caso voi aveste acquistato due altoparlanti). Dovrete alzarvi dal divano e regolarli manualmente uno ad uno. Ma in quest’epoca di obesità dilagante non è un grande dramma, suvvia!
Prezzo, leggermente superiore ai Sonos One
Lo speaker Yamaha MusicCast 20 è acquistabile su Amazon al prezzo di 222,78 euro se scegliete il colore nero, mentre il costo diminuisce leggermente se decidete di orientarvi sul colore bianco: 205,99. In definitiva si tratta di una manciata di euro in più rispetto ai Sonos One reperibili al prezzo di 199 euro. I due modelli sono molto simili, i Sonos One sono meno recenti e quindi forse un attimo meno dotati nella tecnologia audio e nella potenza sonora, mentre gli speaker Yamaha MusicCast 20 hanno delle lievi mancanze nel settore della domotica intelligente. Anche dal punto di vista estetico sono molto simili e assolvono all’identica funzione di espandere le onde sonore in ogni direzione. Se vogliamo trovare una piccola differenza i Sonos One hanno una circolarità dolcemente smussata fino a formare un quadrato anomalo, mentre gli Yamaha MusicCast 20 hanno una forma assolutamente rotondeggiante. In ogni caso si tratta di due prodotti di ottima fattura, con un prezzo simile. Resta a voi decidere se preferite un suono più potente oppure un’intelligenza integrata ad alta definizione.
2 Yamaha MusicCast 50, l’eleganza al potere
C’è un passo in avanti a livello di design nello speaker Yamaha MusicCast 50 rispetto al suo fratellastro Yamaha MusicCast 20: l’abbandono definitivo da parte di Yamaha della forma circolare che ha dettato legge negli speaker di ultima generazione! L’altoparlante “50” si presenta infatti con una forma ovalizzante che predilige un’espansione in larghezza anziché in altezza. Le dimensioni, per capire di cosa stiamo parlando, sono le seguenti: 40 x 20 x 12,1. Quindi un azzardo estetico che rende il dispositivo molto più accattivante e, parere personale, più gestibile a livello di spazio nonché più stabile (quindi meno pericoloso e pericolante, chi ha figli piccoli può capire…). Le caratteristiche di base di funzionamento dello Yamaha MusicCast 50 sono praticamente identiche al “20”: in alto troviamo il display (chiaramente ampliato nelle dimensioni) con le funzioni touch e i tasti di accensione/spegnimento, di regolazione dei volumi e della gestione di wireless e bluetooth. Sul retro è presente una piccola apertura che permette di appendere il dispositivo al muro e anche in questo caso lo speaker è disponibile in due colorazioni: bianco e nero.
Connessioni, musica senza problemi dai tuoi device
Le potenzialità di connessione dello Yamaha MusicCast 50 sono veramente elevate. Il prodotto è ovviamente compatibile con tutte le connessioni possibili: wireless, bluetooth, wi-fi e anche Air Play. In questo modo sono facilmente riproducibili le vostre canzoni preferite salvate su tablet, smartphone e PC. Lo speaker Yamaha MusicCast 50 è facilmente collegabile anche a televisori e addirittura a giradischi in possesso di stadio phono integrato. Una volta connesso i dispositivi basterà scaricare l’App MusicCast Controller per gestire la diffusione dell’audio.
Suono avvolgente con tecnologie all’avanguardia
Anche sul versante del suono lo Yamaha MusicCast 50 si mostra leggermente più performante rispetto allo Yamaha MusicCast 20. Innanzitutto vi è la presenza di due woofer più grossi, 10 cm l’uno, e di un tweeter a cupola morbida di 3 cm. Queste caratteristiche garantiscono un audio molto equilibrato tra alti, medi e bassi. La novità rispetto alla versione 20 è rappresentata dalla presenza di un elaboratore di segnali digitali (DSP), tecnologia in grado di sviluppare in modo rapido ed efficiente un numero ristretto di istruzioni. In campo musicale è determinante perché consente di trattare in modo analogico dei segnali precedentemente campionati (digitalmente). Il risultato è un suono più avvolgente e reale. Altra freccia all’arco dello Yamaha MusicCast 50, che garantisce un audio più deciso, è il wattaggio con potenza totale in uscita di 70 watt. Questa peculiarità è decisiva per chi sta cercando uno speaker ad ampio raggio di diffusione: con lo Yamaha MusicCast 50 la distanza massima garantita è 10 metri.
Difetti, pochi e superabili
Le difficoltà che accompagnano l’utilizzo del prodotto in questione sono pressoché identiche ai difetti del Yamaha MusicCast 20. Quindi l’app MusicCast spesso non perfetta in fase di esecuzione delle istruzioni e la mancanza di un sistema di intelligenza integrato. Anche in questo caso la soluzione è connettere lo speaker ad altri altoparlanti con software Alexa e Google Assistant. Tutto sommato due pecche di non enorme entità e facilmente risolvibili.
Prezzo, per una potenza ottimale un costo raddoppiato
E’ proprio così, se volete un audio veramente puro e potente in grado di riempire stanze anche di ampie metrature è necessario scegliere lo Yamaha Music Cast 50. Attualmente il prezzo su Amazon è di 478,99. Se parametriamo il costo sia allo Yamaha Music Cast 20 quanto ai Sonos One si potrebbe pensare ad una follia della casa giapponese, ma la differenza è presto spiegata. In questo caso si tratta di uno speaker realmente potenziato rispetto agli altri. La presenza di 2 woofer di dimensioni abbastanza grosse e soprattutto un wattaggio complessivo molto elevato spingono lo Yamaha MusicCast 50 a incastonarsi in una categoria superiore rispetto agli altri due. Ed a parità di potenza il mercato offre altre soluzioni a prezzi ancora superiori. Quindi il listino Amazon ci propone, per questo speaker, un costo reale e ben proporzionato alle prestazioni offerte.
3 Conclusione, meglio Sonos One o Yamaha MusicCast? Dipende…
Come per i filosofi anche per noi recensori spesso la cosa peggiore è indagare su due realtà , dover sceglierne una ed arrivare alla conclusione che la risposta non esiste. Meglio Sonos One o i MusicCast Yamaha? Dipende. Dipende dalle esigenze dei clienti. Per chi è veramente appassionato di domotica e pretende di comandare con la propria voce ogni oggetto di casa senza scomodarsi dal divano allora consigliamo i Sonos One. Se invece non vi infastidisce dover abbandonare la copertina e preferite ottenere un suono più puro e potente la vostra scelta è orientata verso i MusicCast. Nel secondo caso lo step successivo è scegliere tra Yamaha MusicCast 20 e il 50. Qui allora entrano in gioco sia l’affinamento del vostro udito quanto il buon vecchio portafoglio. Lo speaker Yamaha MusicCast 20 è consigliabile a chi si accon6tenta un suono meno potente e vuole cavarsela con poco più di 200 euro, lo Yamaha MusicCast 50 invece è indirizzato a coloro che vogliono un audio quasi pari a quello di un impianto Hi-Fi e non hanno problemi ad utilizzare in modo sbarazzino la propria carta di credito!