Migliori smart speaker 2018: Quale comprare tra Google Home, Apple e Amazon

Migliori smart speaker 2018: Quale comprare tra Google Home, Apple e Amazon

Smart speaker: a che punto siamo? E quali sono i migliori acquistabili in Italia nel 2018? Di seguito il punto su Google Home, Apple e Amazon Echo

Sempre più automazione, intelligenza e domotica. Le nostre case stanno diventando “smart” e gli elettrodomestici in vendita non mancano (gli Elgato, per fare un nome). Il 2018 sarà l’anno degli smart speaker: normali casse per l’ascolto di musica e contenuti, ma che interagiscono direttamente con l’utente. Senza dover digitare alcunché, lo smart speaker ascolta il vostro comando vocale ed eseguirà operazioni più o meno semplici per accontentarvi. Un piccolo maggiordomo tech, su cui si stanno buttando più o meno tutti. In primis i grandi colossi del settore, come Apple, Google, Amazon, Samsung, che hanno sistemi di assistenza vocale proprietari (Siri, Google Assistant, Alexa e Bixby). Ora anche i brand di apparecchiature audio, come Sonos, JBL, Sony e Harman Kardon si stanno prodigando. Ma quali sono i migliori smart speaker 2018? E quale comprare tra i sistemi Google, Apple o Amazon?

1 Smart speaker: a cosa servono e cosa sono

Il funzionamento è tutto sommato semplice. Sono casse connesse in Wi-Fi e bluetooth, talvolta portatili e altre volte fisse, con un sistema intelligente integrato. A fare la differenza è il suono in entrata. Sono dotati di uno (o più) microfoni capaci di riconoscere i comandi vocali dell’utente. Questi – attraverso un processore, un sistema operativo e la connessione a internet – elaborerà la richiesta accontentando (nei limiti del possibile) l’utilizzatore. Volete ascoltare un brano su Spotify? Basta chiamare l’assistente e dirglielo a voce, senza dover trafficare con smartphone, PC o tablet manualmente. Volete impostare la sveglia mattutina a una certa ora? Stesso discorso. Gli smart speaker cercano informazioni su internet, si collegano a radio e televisore e gestiscono i sistemi di domotica casalinga. Più o meno lo stesso servizio esiste sugli smartphone recenti, ma lo smart speaker fa da cassa di risonanza e “aggregatore” di device differenti.

2 La stato dell’arte in italia: conviene comprare smart speaker nel 2018?

La risposta è “nì”. L’offerta sta crescendo, la domanda pure, ma è un settore appena nato e ancora imperfetto. Secondo Business Insider “gli smart speakers sono l’accessorio di elettronica di consumo più in crescita con una previsione di vendite di circa 56,3 milioni di unità nel 2018”. Nel 2017 erano 35 milioni e nel 2016 appena 5. La verità è che dipendono dagli assistenti vocali pre-esistenti (sarebbe troppo complesso svilupparne uno proprietario per ogni brand) e alcuni non sono disponibili in lingua italiana. Bixby e Alexa ad esempio parlano solo inglese, Cortana ha grossi problemi e gli altri (come Sherpa) contano molto poco. Restano Google Assistant e Siri, che comprendono la lingua di Dante e offrono soddisfazioni all’utente. Quindi sì, conviene comprare smart speaker nel 2018, ma non siamo ancora sulla cresta dell’onda. In qualche mese comunque, il gap linguistico e tecnologico verrà risolto.

3 Qualità del suono o AI?

Prima di scegliere il proprio smart speaker è bene conoscere le proprie esigenze. Se si utilizza lo smart speaker per ascoltare musica, è meglio affidarsi a prodotti dall’eccellente resa sonora. Se invece l’idea è quella di avere un interlocutore tech in casa, ci sono soluzioni più economiche, ma che perdono in qualità di riproduzione audio. Un esempio? Sonos One suona benissimo ed è compatibile con tutti i maggiori assistenti vocali. Costa però di più di un Google Home Mini, che ha prezzi molto economici (dai 49 ai 60 € circa). I compromessi ci sono e saranno sempre di più sul mercato: JBL Link 10 costa 169 € e non rinuncia ai bassi rotondi tipici del marchio. Lo stesso Google Home (versione standard) viene un po’ di più del Mini (150 €) e ha una qualità dell’audio soddisfacente.

4 Quale smart speaker comprare nel 2018

La nostra guida si focalizzerà soprattutto (ma non solo) sugli smart speaker già venduti in Italia, completamente compatibili per lingua, sistema operativo e reperibilità online. Purtroppo non c’è vasta scelta: il Google Home Mini, il Google Home standard e il Sonos One. HomePod e Sony LF-S50G non pervenuti. La gamma JBL in arrivo molto presto però. Dedicheremo anche recensioni e spazio agli smart speaker non ancora disponibili in italiano, ma acquistabili dall’estero con lingua inglese. Infine uno sguardo verso il futuro: ecco cosa ci aspetterà nel 2018.

5 Echo Amazon: La nuova generazione Alexa in Italiano

Sono arrivati, finalmente. Da anni si parlava degli smart speaker di Amazon, con il sistema integrato di assistenza vocale proprietario. Si chiama Alexa e sfrutta gli Echo per interagire con l’utilizzatore. Riprodurre musica, chiamare o rispondere al telefono, spegnere o impostare la sveglia è un gioco da ragazzi, con la versione in italiano. Ovviamente viene tutto legato all’ecosistema Amazon, tra Music Unlimited, lettura di Kindle, acquisti nel marketplace e accordi con altri servizi esterni (da SkyTG24 a Philips HUE, a JustEat). I modelli di smart speaker venduti al pubblico italiano sono quattro: l’Echo Dot, l’Echo Standard, il Plus e l’Echo Spot. I prezzi sono molto vantaggiosi, specie se pre-ordinati adesso. Vediamoli:

Echo Dot: 35 € e Alexa sarà a casa vostra

Il più piccolino ed economico. Il prezzo intero è di 59 €, ma se preso in preordine se ne spendono solo 35 €. Ha un driver interno da 41 millimetri, che garantisce una qualità audio più che accettabile. Sulla base superiore vanta quattro tasti: due per il volume, uno per l’attivazione e l’altro per lo spegnimento microfono. È il miglior modo per entrare a far parte del mondo Alexa e provare l’ebbrezza di avere un assistente “factotum” a casa. Qui trovate il link diretto alla scheda prodotto.

Echo Standard e Plus: Gli smart speaker più equilibrati

Sono le versioni più belle e significative. Assomigliano vagamente agli HomePod o ai nuovi cilindri Ultimate Ears Boom 3. Ottima la qualità audio, grazie al woofer da 63 millimetri accoppiato al tweeter da 16 (73+20 nel Plus). La differenza tra l’Echo e l’Echo Plus è soprattutto dimensionale e di volume audio. Sulle funzioni invece non c’è alcuna differenza. I prezzi sono ottimi ma variano tantissimo in base alla promozione del momento. Quello di listino comunque si aggira sui 99 € per l’Echo standard e 149 per quello Plus. Se li trovate a meno non esitate e comprateli. QUI trovate la versione standard, QUI trvate quella Plus. Consigliatissimi.

Echo Spot: Ottimo per le videochiamate

Fa parte della prima generazione di Echo ed è il modello che ci piace meno. Però vanta un display molto bello, dall’inconsueta forma circolare. A livello di design si distingue da tutti gli altri smart speaker e assomiglia più a una radiosveglia evoluta. Ha un senso se abbinato a una videocamera (c’è un pacchetto che la include) e per le videochiamate può essere una soluzione interessantissima. 129 € è il prezzo intero, ma se comprato subito lo pagherete 79 €.

6 Google Home: il migliore smart speaker “puro” acquistabile in Italia

E Google c’è, anche in Italia. Va apprezzato soprattutto il tempismo, perché la società di Montain View è la prima a porre la bandierina sul nostro Paese, battendo sia Amazon con Echo che Apple con HomePod. Come funziona Google Home? La critica si sta sbizzarrendo, in recensioni e considerazioni tecniche. Per riassumere piuttosto bene, forte dei prezzi bassi e dell’efficiente eco-sistema Google Assistant. I modelli disponibili sono due: la versione Mini (59 € sul sito ufficiale e 49 € in qualche sito online) e quella standard (149 €). Si attivano pronunciando “ok Google” e potrete chiedere praticamente tutto. Vediamoli nelle recensioni specifiche.

Google Home Mini

È munito di driver audio da 40 millimetri e che espande il suono a 360 gradi. La potenza è ottima, considerate le dimensioni (10 Watt in tutto, suono mono) con supporto all’alta risoluzione (24bit/196 KHz). La qualità dell’audio però non è il suo forte: sufficiente per un ascolto distratto (radio, musica in sottofondo), scarsa anche per l’audiofilo meno ambizioso. A volumi elevati i bassi vengono nascosti dagli alti e l’equalizzazione se ne va a benedire. Materiali resistenti e piacevoli al tatto, design gradevole (sembra una grossa pastiglia) e comodi comandi touch. Le connessioni studiate intelligentemente: Wi-Fi di tipo 802.11 a/b/g/n/ac dual-band e bluetooth 4.1. Quest’ultimo è utile per usare lo smart speaker come cassa per smartphone, tablet e PC, ma soprattutto per connettersi a impianti più grossi e comandarli vocalmente. Riconosce fino a 6 voci differenti e ha una memoria interna di 256 MB pensata per lo scopo. Ci piace soprattutto per il prezzo e perché realmente smart. Vi sembrerà di avere un assistente casalingo, sempre attento ad accontentare le vostre richieste. Non ci piace soprattutto la qualità audio, perché poteva essere migliore. Ma per partire è perfetto.

Google Home: Qualità audio migliorata, ma meglio l’HomePod

Più grosso e più performante sul lato audio. Il Google Home standard ha 3 speaker integrati a lunga escursione. C’è un driver da 50 millimetri e due radiatori passivi della medesima dimensione. Il suono in entrata viene colto molto bene, grazie a un doppio microfono efficiente nel riconoscimento vocale. Design gradevole anche se meno discreto del Mini. Di fatto è un cilindro con la base più larga della punta ed è suddiviso in due parti. La griglia che copre gli speaker è intercambiabile, per abbinare colorazioni diverse che meglio si adattano al vostro ambiente. Molto belli i led nel tetto superiore, che si illuminano con il passaggio del dito e indicano il livello del volume. Come si sente lo smart speaker di Google? Diciamo che ci si può godere una canzone, con bassi profondi e medi-alti definiti. Tuttavia non regge il confronto con i competitor: dal JBL Link, al Sonos One o all’HomePod. Sicuramente un ottimo prodotto, ma tutto sommato troviamo più utile (in rapporto alla spesa) il Google Home Mini.

7 Sony LF-S50G: Lo smart speaker più sottovalutato

Passato in sordina, perché meno cool e chiacchierato rispetto ai blasonatissimi sistemi di assistenza vocale per la casa. Il Sony LF-S50G ha anche un nome bruttarello, meno catchy rispetto a Echo, Google Home e HomePod. Eppure funziona bene, si sente perfettamente e costa meno rispetto ai nomi citati. Partiamo dall’involucro: forma cilindrica, tutto rivestito di un tessuto a rete tranne le due basi (inferiore e superiore). I led sono “sottopelle” e segnano l’ora e indicano alcune informazioni sulle tracce riprodotte. Il suono è il punto forte: altoparlante da 48 millimetri e subwoofer da 2 pollici restituiscono un suono potente e fedele. La precisione è sorprendente ed è merito del grande know-how di casa Sony. I due microfoni posizionati nella parte superiore fanno il resto: ben individuano la voce dell’utilizzatore e si affidano al Google Assistant. Difetti grossi il Sony LF-S50G non ne ha! E il prezzo su Amazon di 120 € ne fanno un best buy assoluto. Unico appunto potrebbe essere sulla scarsa complessità dello smart speaker: si integra con i sistemi smart casalinghi? E quali strumenti di domotica supporta? È tutto da vedere e da testare. In Italia non si trova ufficialmente, ma venduto dall’estero sì. QUI trovate alcune offerte interessanti da Ebay.

8 Sonos One: audio eccellente, prezzo a fuoco

Uno degli smart speaker più interessanti del 2018. Anzitutto il brand è una certezza per la qualità audio: 2 amplificatori classe D, un tweeter e un mid-woofer garantiscono una gamma di sonorità elevata e precisa. Diciamo che per un impianto completo sarebbe meglio averne due, in modo tale da godere dello stereo e di più watt in uscita. Ottimi anche i 6 microfoni integrati, dotati di tecnologia far-field con riconoscimento e cancellazione dell’eco. Bene anche il riconoscimento degli ambienti e che calibra intelligentemente il suono in uscita per un’acustica migliore. Non è uno smart speaker bluetooth ma funziona solo tramite Wi-Fi. Ma chi conosce Sonos sa che è una caratteristica comune a tutti i prodotti. Su Amazon è venduto a 220 € e si pone come compromesso perfetto tra qualità audio e strumento intelligente per la domotica casalinga. In attesa di Alexia, l’assistente vocale che dovrebbe arrivare a breve (gli altri non saranno compatibili, a meno di clamorosi cambi d’idea da parte di Apple e Google), possiamo eleggerlo senza ombra di dubbio tra i migliori smart speaker del 2018, almeno tra quelli venduti ufficialmente in Italia.

9 HomePod: troppo “autarchico”, ma che suono!

Il design è di altissimo livello: era da anni che Apple non tirava fuori un oggetto tanto bello ed esteticamente interessante come l’HomePod. Non è ancora venduto ufficialmente in Italia (arriverà in autunno 2018, pare) ma per gli anglofoni si trova online. A QUESTO link ad esempio, lo trovate a un buon prezzo e compreso di spese doganali. La forma è sempre cilindrica, stondata sulle estremità e con un touch and feel sorprendente. La superficie è morbida e ci si affonda le dita. Sotto la base è gommata, mentre la parte superiore è in vetro. Due sono gli altri cavalli di battaglia dello smart speaker by Apple: la qualità dei microfoni è superiore a qualsiasi prodotto della concorrenza. Sono 6 in tutto, capaci di comprendere ogni tipo di voce, accento e intonazione. Sempre in inglese, almeno al momento. Poi c’è la qualità dell’audio, superiore per resa anche agli imbattibili Sonos. È anche più evoluto del Sonos One, perché mappa la stanza in tempo reale, senza bisogno dell’app Sonos e del microfono dello smartphone. Difetti? Non è esente: senza iPhone, iPad e iscrizione a Apple Music è praticamente inutilizzabile, a meno che non vi basti di ascoltarci Spotify tramite AirPlay 2. La parte smart poi è appena sufficiente, stracciata senza ritegno dal Google Home. Il prezzo di 349 € (più spese doganali) ne fanno un oggetto evitabile ai più.

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