Nuovo smartphone Xiaomi, nuovo best buy 2019? Il Mi A3 è in vendita: Android One con qualche “ma”. Ecco la recensione e la scheda tecnica.
Xiaomi ormai sembra davvero inarrestabile, dopo la presentazione e il boom di vendite dei suoi ultimi modelli. Ora il colosso orientale ha tirato fuori dal cilindro un altro piccolo capolavoro di ingegneria, si chiama MI A3 ed è la terza collaborazione diretta con Google. Andiamo a scoprirlo insieme. Ecco lo Xiaomi Mi A3, recensione e scheda tecnica.
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1 La filosofia ormai consolidata
Tutti quanti una volta almeno negli ultimi anni abbiamo avuto sotto mano o sotto gli occhi un dispositivo Xiaomi. Si tratta di telefoni che da anni hanno abbracciato la filosofia del minimale e delle linee sobrie e pulite. Telefoni ma anche elementi di arredo, così come accessori tecnologici votati al bianco minimale o alle linee morbide, senza interruzioni. Gli smartphone 2019 ovviamente non sono da meno, anche se in questo caso la gamma di colori si amplia decisamente. In tutto questo Xiaomi ha deciso anche di prendere una decisione di sicuro impatto per il grande pubblico: vendere prodotti con hardware top di gamma, ma con prezzi concorrenziali; una scelta che porta (quasi sempre) a una strada a senso unico: venire incontro alle esigenze del cliente. Questi i presupporti per lo Xiaomi Mi A3, ennesima collaborazione diretta con Google. Un nuovo smartphone Android One 2019: già di per sé interessante.
2 Quali sono le famiglie dei telefoni XIaomi?
Diciamo che sostanzialmente i dispostivi della casa orientale si dividono in due macro aree, che chiameremo MI e Redmi. Nella prima famiglia finiscono tutti i top di gamma assoluti, compreso il MI A3 che andremo a recensire: Ci sono però telefoni costosetti, come i Mi Mix o i Mi, arrivati ormai alla nona versione. Nella serie Redmi invece abbiamo a disposizione i medio gamma e alcuni entry level davvero niente male. Questa altra area viene utilizzata da Xiaomi per coprire quella fascia di prezzo che si sta lentamente saturando, ovvero quella tra i 150 e i 350 euro.
3 I processori usati da Xiaomi: occhio!
Sembrerà strano a dirsi, ma in un periodo come questo in cui escono telefoni ogni giorno o quasi, l’attenzione per i dettagli diventa un concetto labile nelle mani di certe aziende, ma non per Xiaomi. Il colosso orientale ha sempre prestato una cura maniacale ai suoi prodotti, ed un focus in particolare va fatto sui chipset. Aziende che producono telefoni medio gamma spesso si affidano a processori mediocri come Mediatek, ma Xiaomi sceglie sempre Snapdragon. Un nome, una garanzia. E il Mi A3, in questo senso, compie una scelta interessante.
4 Come si presenta esteticamente Xiaomi MI A3?
Il nuovo modello della famiglia A non aveva e non ha ancora oggi un compito facile, ovvero quello di portarsi sulle spalle il peso delle enormi vendite di A1 e sopratutto A2, divenuti dei best buy fin dalla loro comparsa. Esteticamente Xiaomi ha deciso di mantenere delle linee sobrie e curve in ogni direzione, con un retro che si va a rastremare ai lati e che incorpora anche la capsula fotografica senza soluzioni di discontinuità. Il retro è stato realizzato in vetro spazzolato con effetto traslucido, il che in alcune colorazioni disponibili fa davvero la sua figura. La parte frontale invece si divide fra lo schermo (che vedremo fra poco) e le sottili cornici che lo accompagnano, anche esse con una nota di eleganza apprezzabile.
Parliamo di uno smartphone che viene presentato e venduto come medio gamma, ed in effetti per quanto le linee possano essere belle da osservare, non abbiamo alcun elemento che spicchi sugli altri. Ci si mantiene sobri e di basso profilo: niente a che vedere con la serie Mix ad esempio, ma neanche con MI9 o MI9T (con una camera pop-up a led). A3 è un telefono per chi visivamente vuole qualcosa di bello da guardare, ma che sia allo stesso tempo anche stealth, e che non si faccia troppo notare. E’ un po’ quel discorso che facevamo in apertura: l’idea di creare qualcosa che sia sobrio ma allo stesso tempo che abbia stile ed eleganza da vendere, ed in questo caso si è fatto nuovamente centro.
5 Lo schermo: Si poteva fare di più? Probabilmente si
Se nella parte posteriore primeggia il vetro e l’effetto cangiante sulla parte frontale invece c’è un pannello da 6 pollici con tecnologia AMOLED. Potrebbe essere un punto a favore! E invece Xiaomi ha deciso di dotare questo A3 di una risoluzione che si spinge solamente all’HD Plus, ed una densità di 228 PPI massima. Non significa che siamo di fronte ad un brutto schermo, tutt’altro. I colori sono ben bilanciati e la saturazione totale non stanca la vista. Uno schermo AMOLED con una densità così bassa però, restituisce immagini che a tratti risultano impastate.
Ci si chiede se si poteva fare qualcosa di più per questo telefono, ma la risposta è nascosta nel prezzo che sveleremo a fine di questo articolo. Per chi non necessita di un pannello con risoluzione alta, risulta comunque un ottimo schermo se paragonato ad altri della medesima categoria di prezzo. Lo schermo viene interrotto frontalmente dal notch a goccia – vero trend del 2019 – in cui viene inserita la fotocamera ed il sensore di prossimità.
6 Hardware: qui forse si gioca più sul pesante
A bordo Xiaomi ha deciso di inserire uno Snapdragon 665. Parliamo di un processore che segue altri due ottimi chipset montati sui due modelli precedenti, e che insieme al 730 costituisce lo zoccolo duro della fascia media prodotta da Qualcomm. E’ relativamente performante, e che se abbinato al giusto hardware può regalare emozioni. In questo caso abbiamo 4GB di RAM e 64GB di memoria interna espandibili. Questo permette a XIaomi MIA3 di districarsi abbastanza bene nelle operazioni più semplici e basilari, mentre anche grazie alla presenza di una GPU non propriamente performante come la Adreno 610, soffre un po’ nella modalità game.
La memoria flash permette al telefono di essere relativamente fluido,e la velocità del processore anche di essere rapido nel multitasking o operazioni similari. La memoria interna oltre ad essere espandibile ha fatto passi da gigante rispetto al passato, dato che adesso ci troviamo di fronte ad una memoria di tipo UFS 2.1. Questo permette al telefono di essere ancora più fluido nelle operazioni, mentre per quanto riguarda il taglio, è sempre possibile alloggiare una micro SD all’interno per poterla espandere. Anche sul fronte sblocco A3 non lascia molti dubbi, potendo contare su un sensore di impronte sotto al display dato dalla tecnologia OLED, altra novità rispetto al passato, dato che i due modelli precedenti montavano sensori capacitivi.
7 Fotocamera: Si va lisci e tranquilli
Se sulla parte frontale del telefono abbiamo un ottimo sensore da 32MP che assicura ottimi scatti e selfie, è sulla parte posteriore che Xiaomi ha lavorato maggiormente. Abbiamo infatti un triplo modulo, la cui fotocamera principale è da 48MP, affiancata ad un grandangolo da 2MP e ad un terzo sensore per la profondità di campo. Le prime due fotocamere lavorano davvero bene insieme, assicurando scatti davvero belli in quasi tutte le situazioni. Ciò che rende unico questo telefono però è la presenza di una modalità particolare, ovvero quella della Google Camera o GCAM come la vogliate. Si tratta di un software disponibile per Android ONE che amplifica le potenzialità del nostro obbiettivo, portandolo ai massimi livelli. Nel caso di Xiaomi Mi A3 abbiamo a disposizione una fotocamera che già di suo rende scatti interessanti, ma che con la GCAM raggiunge picchi davvero inaspettati. La modalità Google Camera non è ancora ufficialmente disponibile per questo modello, ma si può attingere ad altri software disponibili per altri Xiaomi e che si trovano comodamente in OTA.
8 Peso ed autonomia, leggero come una piuma, durevole come non mai
Dal punto di vista estetico abbiamo già fatto il punto della situazione, ma come incide questo sul peso totale del telefono? In modo positivo possiamo affermare, dato che Xiaomi Mi A3 pesa solo 170 grammi, il che lo rende agevolmente utilizzabile anche con una sola mano. E’ sul fronte della batteria però che Xiaomi cala la sua mano vincente, dato che questo telefono è stato dotato di una batteria da 4030 mAh, un po’ come era accaduto per MI9T. Xiaomi ha capito che nonostante tutto puoi fare telefoni sottili e leggeri quanto vuoi, ma l’utente medio o meno alla autonomia di un telefono presta molta attenzione, da qui spiegato il risultato che vediamo. Inoltre la batteria così capiente unita ad un processore non molto energivoro come il 665 assicura una ottima durata al nostro piccolo telefono.
9 Xiaomi MIA3 ha l’NFC?
In un mondo come quello moderno, dove la cashless society sta prendendo sempre più piede, ci si aspetterebbe che cose come il chip NFC per i pagamenti rapidi e wireless sia presente di default. Ed invece su A3 non è presente. Una delle assenze che si fanno più sentire sul bilancio di questo telefono Xiaomi. Nonostante la tecnologia in Italia sia leggermente più indietro rispetto ad altri paesi c’è da dire che i pagamenti NFC stanno prendendo davvero sempre più piede. Ne sentiamo la mancanza. La sua assenza potrebbe essere derivata dal fatto che in Cina non si utilizza molto ma se ne prediligono altre integrate all’interno di app specifiche. In italia comunque, ci si arrabatta con Satispay e PayPal.
10 OS: anche qui si gioca sul sicuro
Xiaomi MI A3 è dotato di Android ONE personalizzato dalla casa cinese stessa, che ha provveduto ad inserirvi le sue specifiche. Tuttavia come era accaduto anche per i modelli precedenti e come è ormai parte della filosofia Xiaomi, la mano dell’azienda si sente fino ad un certo punto. Il colosso cinese ha preferito lasciare Android quasi in versione stock, il che non è necessariamente un male se ci si pensa. Un OS leggero permette non solo una maggiore fluidità del telefono stesso, ma anche un miglior funzionamento delle applicazioni e della grafica in generale, che non viene appesantita troppo dalla mano del produttore. Un punto a favore dunque per Xiaomi, che seguendo sempre la sua strada del minimale, anche in questo caso ha fatto centro.
11 Xiaomi Mi A3, recensione in breve: approvato o bocciato?
Cominciamo innanzitutto dicendo che questo telefono ha un prezzo davvero concorrenziale, fisso a 249 euro senza contare eventuali sconti Amazon. E’ un telefono sobrio e bello da vedere, con molti punti a suo favore e ben pochi a suo sfavore. Quindi la recensione della Xiaomi Mi A3 in breve? Diciamo positiva a metà, dato che nella medesima fascia di prezzo c’è l’ottimo Redmi Note 7 che abbiamo già presentato. MI A3 a chi si rivolge? A coloro che sono alla ricerca di un telefono senza spendere cifre alte. Con (quasi) tutte le specifiche equilibrate (escluso il display, appunto). Per chi invece si aspettava un degno successore dell’A2 si sbaglia, o meglio, sarà soddisfatto a metà. Perché perde alcune cose per la strada. Ad ogni modo in questa fascia di prezzo ha ben pochi competitor, e se siete alla ricerca del telefono Android Stock, allora MI A3 farà al caso vostro. Buono il prezzo di Amazon, che a 250 euro circa lo si trova in 4/64 GB.